In Formula 1 arriva una nuova mazzata terrificante: ecco cos’è successo, la reazione è davvero veemente
Nell’ultimo back-to-back della Formula 1, sono state Ferrari e McLaren a trarre i maggiori benefici. Se infatti a Baku ga vinto Leclerc davanti a Piastri, in quel di Singapore domenica scorsa si è imposto Norris che ha così ridotto le distanze da Max Verstappen e, quindi, dalla prima posizione nella classifica piloti.
I punti sono ora 52 a sette gare dal termine. Un divario che spinge il pilota inglese a crederci sempre di più, viste le sette gare al termine. E Verstappen? Il pilota olandese ha ridotto al minimo i danni, disputando una prova superlativa e chiudendo al secondo posto a Marina Bay.
Insomma, sta provando strenuamente a difendere l’ampio vantaggio conquistato nella prima parte del Mondiale con una monoposto che non è più competitiva. I valori di forza, infatti, si sono ribaltati ed ora a Woking, dopo aver conquistato la prima piazza nella classifica Costruttori, puntano addirittura al doppio mondiale, potendo contare anche su Piastri.
Verstappen, intanto, continua a mostrare segnali di nervosismo sempre più evidenti. Ce l’ha con tutti il pilota olandese: dalla sua scuderia per una monoposto diventata di colpo non competitiva, alla Federazione. Nella consueta conferenza stampa a margine del weekend di gara, Max ha messo in scena una nuova versione della sua protesta: le risposte a monosillabi alle domande che gli sono state rivolte.
Il motivo è semplice: è in aperto contrasto con la FIA per la condanna ai lavori socialmente utili per le parolacce e le imprecazioni. Una battaglia con la Federazione in cui Verstappen non è solo, anzi. È supportato dagli altri piloti della griglia ma anche dalla Grand Prix Drivers’ Association guidata dall’ex pilota Alexander Wurz che addirittura ne avrebbe parlato nella chat di Whatsapp.
Verstappen ha addirittura paventato un futuro ritiro dalla Formula 1 se la Federazione non inizi ad adottare toni più concilianti e soprattutto mettere fine a questa sorta di crociata voluta dal presidente della FIA Bel Sulayem. “Quante ore di servizi di pubblico interesse avrebbe dovuto scontare Steiner?” si è domandato l’ex pilota Wurz che ha sottolineato come sia stato addirittura glorificato per il linguaggio scurrile mandato in onda su Netflix nel documentario riservato al mondo della Formula 1.
“Stiamo discutendo internamente di questo tema – ha poi proseguito Wurz – e prima dobbiamo trovare un consenso unanime, poi valuteremo le modalità con cui parlare con Ben Sulayem e la Fia”.
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