Mondo del tennis in lacrime: un devastante lutto ha colpito il numero 1 del ranking Atp, Jannik Sinner
Dopo il recente trionfo sul cemento di Flushing Meadows, secondo Slam vinto stagionale, Jannik Sinner, con molta probabilità chiuderà l’anno da numero 1 del mondo. Il coronamento di un’annata straordinaria come certificano anche le 55 vittorie su 60 match disputati da gennaio ad ora, con una percentuale di successi pari al 91.67%.
Un dato mostruoso tant’è vero che nella storia solo sei tennisti hanno saputo fare meglio. Il mitico 1984 di John McEnroe è l’annata con la percentuale più alta di vittorie, 96.47%, frutto di 82 successi e 3 sconfitte. A seguire, Jimmy Connors, che nel 1974 conquistò 93 vittorie a fronte di 4 sconfitte, King Roger Federer, che chiuse il 2005 con uno score di 81 vittorie e 4 sconfitte, Bjorn Borg, 84 vittorie e 6 sconfitte (93.33%) nel 1979, Novak Djokovic, 82-6 nel 2015 (93.18%), e Ivan Lendl, 74 vittorie e 6 sconfitte per una percentuale del 92.50%.
Dunque, il numero 1 del tennis ha di che essere al settimo cielo anche perché, sul versante privato, procede a gonfie vele la sua storia d’amore con Anna Kalinskaya. Tuttavia, così come ogni rosa, anche la più bella e profumata, ha le sue spine, anche Jannik Sinner ha la sua spina nel cuore. La più dolorosa possibile dal momento che la cattiva sorte lo ha colpito nei suoi affetti più cari.
Purtroppo non ce l’ha fatta. Margith Rauchegger, l’adorata zia di Jannik Sinner, è venuta a mancare. La sorella della madre del campione altoatesino, Siglinde, si è spenta, a soli 56 anni, dopo aver lottato strenuamente contro un male inesorabile.
Il numero 1 del ranking Atp le aveva dedicato la recente vittoria degli Us Open con un commovente discorso in cui aveva sottolineato quanto sia stata importante per lui e per suo fratello Mark visto che si prendeva cura di loro due quando i loro genitori erano costretti a stare lontano da casa per lavoro.
“Amo il tennis, mi alleno tantissimo per vivere momenti così, ma in questi giorni ho realizzato che anche fuori dal campo c’è una vita. Penso a mia zia che non sta bene. E’ una persona importantissima per me e con cui ho condiviso tanti bei momenti. Vorrei tanto vederla stare meglio“, l’auspicio del 23enne di San Candido durante la cerimonia di premiazione.
Un dolore straziante, quello di Sinner, per la perdita dell’amata zia con cui ha trascorso intere estati quando era un bambino: “Mi portava lei alle gare di sci quando i miei genitori erano impegnati per lavoro. Viaggiando tanto, purtroppo passo poco tempo con le persone a cui tengo. E mi dispiace”. Non si sa se questo devastante lutto influirà sui programmi agonistici di Sinner. Quel che è certo è che i suoi tifosi e tutti gli appassionati di tennis partecipano al suo immenso dolore.
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