Arriva una clamorosa decisione che fa infuriare Max Verstappen: una penalità che non è andata giù al campione olandese della Red Bull
Il fenomeno olandese è riuscito ad ottenere un ottimo secondo posto a Singapore, che può cambiare le sorti della corsa al titolo, ma deve fare i conti con una penalità giudicata davvero priva di senso. I media internazionali sono d’accordo con lui.
Alla fine il modo per riconquistare il sorriso Max Verstappen lo ha trovato nel week end di Singapore. Il secondo posto ottenuto alle spalle di Lando Norris gli permette di continuare ad essere padrone del proprio destino. Anche se l’inglese vincesse tutte le ultime 6 gare di qui alla fine (Sprint Race comprese) a Super Max basterebbero altrettanti secondi posto per laurearsi per la quarta volta campione del mondo consecutivamente.
Di certo l’avvio del fine settimana asiatico non era stato dei migliori per lui, visto che la conferenza stampa del giovedì si era trasformata in una clamorosa trappola. La FIA aveva deciso di sanzionarlo per aver pronunciato una parola volgare durante le domande dei giornalisti. Un riferimento, in inglese, non troppo garbato alla sua RB20, rea di averlo lasciato lontano dai migliori in Azerbaijan. Un linguaggio scurrile, a detta della Federazione, che gli è costata una buona quantità di ore socialmente utili da mettere in pratica nei prossimi mesi.
Verstappen condannato per una brutta parola rivolta alla sua Red Bull: i media internazionali gli danno ragione
Per rispondere alla sanzione, Verstappen ha deciso di inscenare una protesta piuttosto singolare, che ha ricordato Kimi Raikkonen nei tempi d’oro. Alle domande post qualifica l’olandese ha risposto a monosillabi, dicendo al proprio interlocutore di non avercela con lui ma di adeguarsi al suo atteggiamento in quella circostanza.
Un modo educato ma di certo significativo di mostrare tutto il suo disappunto per quanto deciso dalla FIA. Una parola fuori posto per definire la sua Red Bull è sembrata effettivamente troppo poco per una punizione del genere. Una deriva verso il politically correct che a quanto pare non è andata giù anche ai principali media internazionali, che hanno appoggiato Verstappen nell’affrontare la vicenda.
Sia Marca che l’Equipe, fino ad arrivare al The Guardian, hanno dato un: “Voto alto anche per la protesta contro l’assurda punizione inflittagli dalla FIA”. Anche la stampa italiana è rimasta sulla stessa lunghezza d’onda, giudicando fuori luogo la decisione dell’organo giudicante.