L’ex portiere della Juventus ha parlato del momento che sta vivendo a due anni dalla malattia: le parole scuotono i fan
A Torino voleva esserci, per dimostrare, da una parte, la sua fede bianconera che non ha limiti, dall’altra, per rivedere quel pubblico che da lontano lo ha sostenuto negli ultimi due anni. Stefano Tacconi non ha visto la sua Juventus vincere in casa contro il Napoli, ma ha toccato con mano cosa significa essere una leggenda bianconera.
Malgrado il momento che sta vivendo, ancora segnato da riabilitazione e costante controllo ospedaliero, l’ex portiere sta comunque cercando di tornare a un minimo di normalità e ora ha in programma di andare ancora una volta allo Juventus Stadium, magari accanto al figlio Andrea che, come ha detto più volte, lo ha letteralmente salvato da una situazione molto difficile.
A due anni dall’aneurisma cerebrale, Tacconi ha parlato a cuore aperto accompagnato dal figlio e dalla moglie Laura.
Tacconi rivela: “Ho passato un periodo brutto..”
Non è tanto facile tornare a quei momenti, a rivivere quelle nere emozioni. L’ex juventino ha trascorso due anni, dal 2022 al 2024, tra vari ospedali italiani prima di tornare a una vita vicina alla normalità. Tutto questo grazie alla sua grinta, che non è mai calata, e alla sua famiglia, che mai ha pensato di lasciarlo solo per un istante.
Tacconi, intervistato dalla Rai nel programma ‘Domenica In’ di Mara Venier, ha parlato nel dettaglio di cosa ha provato negli ultimi due turbolenti anni. E le dichiarazioni dell’ex vincitore della Champions League hanno scosso un po’ tutti i presenti. “Ho fatto una serata con mio figlio e ho cominciato a sentire un po’ di mal di testa. Dopo pochi secondi da quella sensazione sono andato in coma. Ho passato un brutto periodo“, ricorda l’ex portiere.
Le cose furono sin dall’inizio molto complesse, con i medici che non tardarono a dargli brutte notizie. La moglie Laura ha ricordato quanto gli dissero gli operatori dell’Ospedale di Alessandria in cui fu inizialmente operato: “Mi dissero di prepararci al peggio. Il mondo per noi si è fermato quel 23 aprile: ma ha superato diversi momenti critici, la sua vita da sportivo lo ha aiutato”.
Come sta oggi Tacconi? Dopo un anno di coma, tante operazioni e svariati ricoveri in giro per l’Italia (l’ultimo dei quali avvenuto a San Giovanni Rotondo), oggi l’ex portiere può tirare un grande sospiro di sollievo per la gioia dei suoi fans fermo restando la paura che ancora resta: “Sto un po’ meglio, ho passato un periodo brutto. Ho vinto la partita, ma ho paura delle ricadute”,