Il pareggio di Monza e il ko nel derby contro il Milan e oggi la notizia dello stop per un problema muscolare di Nicolò Barella. Non sono ore positive in casa Inter, ma è solo un momento. La formazione Campione d’Italia vuole e deve dimostrare di essere ancora la numero uno e lo deve fare anche di fronte alle difficoltà. Problemi e complicazioni che i nerazzurri non vivevano da tempo. Nella passata annata la squadra di Simone Inzaghi aveva vissuto una stagione con pochi problemi e due sole vere serate negative che l’avevano estromessa da Coppa Italia e Champions.
Il derby della Madonnina tra Inter e Milan ha lasciato una grande delusione in casa nerazzurra. L’Inter non era più abituata a perdere un derby. L’ultima sconfitta risaliva addirittura al 2022, ed erano sei i ko consecutivi nella stracittadina. La prestazione poi non è stata all’altezza della squadra vista, osservata e ammirata nell’ultimo anno e mezzo tra Champions League e Coppa Italia. Come se non bastasse, a confermare la sensazione di un avvio negativo, l’Inter ha messo assieme solo 8 punti: la peggior partenza della formazione nerazzurra nella gestione Inzaghi. Insomma, una delusione tout-court che arrivava peraltro dalla grande prestazione di Manchester contro il City che i nerazzurri avevano sperato avesse cancellato il risultato negativo di Monza.
Oltre al danno, gli zero punti collezionati contro il Milan e la prestazione largamente insufficiente, c’è anche la beffa. Ovvero il problema muscolare che toglierà Nicolò Barella per le prossime partite. La distrazione del retto femorale della coscia destra non ha ancora un precisa identità e verrà rivalutata, ma a scanso di sorprese, il centrocampista sardo rimarrà fuori fino alla sosta per le Nazionali in programma a ottobre.
Certo Inzaghi ha le alternative perché Davide Frattesi è una valida alternativa al centrocampista cagliaritano. Ma non è la stessa cosa. Il dinamismo anche in fase di non possesso di Barella è impareggiabile.
Finora, l’andamento claudicante di Napoli, Juventus e Milan ha tenuto l’Inter molto molto vicina alle rivali in classifica. Ma serve un cambio di passo. L’Inter deve essere sempre quella dell’Etihad e non quella dello U-Power Stadium di Monza o quella del derby casalingo. Serve una reazione che cancelli quella sensazione di poca umiltà e sazietà di vittorie poco appropriata per una squadra che ha vinto solamente uno Scudetto degli ultimi tre, in cui partiva sempre favorita.
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