Che magia il calcio. Quello che vale oggi, non vale domani. Martedì sera gli insulti, stanotte cori e applausi. Il Milan aveva già esonerato Fonseca. Lo cacciamo prima del derby o dopo? Facciamo dopo, tanto prenderà un’altra batosta e lo buttiamo nella “Gabbia” dei leoni. Fonseca, però, la Gabbia l’ha aperta prima di tutti e in mano ai leoni ci ha buttato la dirigenza. I leoni a volte diventano gattini. E i gattini diventano leoni. Il calcio è pazzesco. Il Milan era morto ma un derby può cambiare tutte le storie vissute fin qui. Fonseca indovina formazione, strategia e cambi. Ibra, questa volta, parla poco e conta fino a 100 e non fa danni; la squadra gioca un derby con il petto in fuori. Vittoria meritata, dopo tante agonie. Festeggia il popolo rossonero e adesso la dirigenza milanista dovrà richiamare quei 2-3 allenatori messi in pre allarme e dire “scusate stavamo scherzando”. Bisognava guardare attentamente la maglia dell’Inter per capire che stavamo vedendo i campioni d’Italia. Lo scudetto sulla maglia, la scritta Betsson Sport, altrimenti avremmo confuso i Campioni d’Italia. Dopo la pessima prestazione di Monza, anche il derby steccato. Non capita tutti gli anni ma certamente non ci si può accontentare di un piacevole 0-0 in Champions a Manchester per essere felici. Il Milan interrompe il digiuno e lo fa nel migliore dei modi, nel periodo più importante. La società, adesso, deve fare pace con sé stessa. Credi in questa squadra? Si. Allora vai avanti con la tua testa senza ascoltare tifosi e stampa. Credi in questo allenatore? Si. Allora non cambiare strategia ogni settimana e non sentire altri mister. Fonseca sapeva che domani doveva chiamare un uber per andare a Linate. Ha avuto una grande personalità a ribaltare la sua storia italiana. Questa volta i complimenti deve farli anche ai suoi calciatori che nel momento del bisogno non l’hanno abbandonato ma supportato. Vinto il derby non hai risolto tutti i problemi. Spesso le stagioni hanno bisogno di una scintilla e questa può essere quella giusta per l’ambiente rossonero che nell’ultimo periodo era finito troppo spesso in depressione. La mia scommessa con alcuni vertici del club l’ho quasi vinta. Vittoria con Venezia e Inter, pareggio con il Liverpool. Ci sono andato vicino. Adesso il Milan riparta dal derby e non crei più ambiguità. Più fuori dal campo che in campo. Vedrete che questa settimana partirà di nuovo il processo a Inzaghi. Da genio e demone a incapace come lo definivano due anni fa negli ambienti interisti. W il calcio. Che bellezza. Coerenza zero e giudizi che cambiano in base a una vittoria.