Inzaghi vs Fonseca, destini agli antipodi: Simone per azzannare, Paulo per rinascere

Stasera alle 20:45 il derby di Milano: Inter e Milan si daranno battaglia per una partita che solo nelle dichiarazioni della vigilia viene descritta come una sfida da 3 punti e basta, ma che poi nella realtà ha significati molto più profondi. A partire dalle percezioni che tifoseria e addetti ai lavori hanno sul lavoro dei due allenatori. Che arrivano a questo appuntamento con morale e destini davvero agli antipodi.

Inzaghi per azzannare: vuole il settimo derby consecutivo

Mai nessuno ha vinto 7 derby di Milano di fila, l’Inter di Inzaghi è a 6. A proposito di quando si dice che il lavoro di un allenatore viene valutato anche dalle Stracittadine: quanto ha pesato, per esempio, a Pioli aver avuto uno scarso rendimento contro i nerazzurri?

Inzaghi lo sa e vincere stasera vorrebbe anche dire portarsi ad 11 punti, ovvero uno in più del Napoli di Conte, due in più della Juve di Thiago Motta e ben 6 sopra il Milan stesso. Un primo messaggio alle contendenti per lo Scudetto insomma, anche se difficilmente i nerazzurri potrebbero essere in vetta dato che al momento i posti nobili sono occupati da sorprese come Torino e Udinese.

Fonseca per rinascere: serve una vittoria

Paulo Fonseca sa invece che stasera gli serve una vittoria, per avere immediatamente una credibilità che difficilmente gli è stata riconosciuta in questo avvio. Un solo successo per lui in 5 partite, quello contro il Venezia. Troppo poco e c’è aria di contestazione anche per i suoi stessi tifosi, che al momento incolpano soprattutto i giocatori per la scarsa verve. Vincere il derby sarebbe sicuramente il modo migliore per ripartire e respirare un po’ d’aria fresca.

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