Volano parole grosse in Formula 1 e la FIA si scaglia contro i piloti: una situazione sorprendente prima del GP di Singapore
Il campionato mondiale di Formula 1 sta entrando nella sua fase più calda e non sorprende dunque che gli animi dei piloti coinvolti si stiano surriscaldando oltre modo in una situazione in cui, ormai, non si può più sbagliare.
La lotta per il titolo, visto il downgrade della Red Bull, è più aperta che mai e sia la McLaren, passata ora in testa nella classifica costruttori, che la Ferrari sognano di poter fare lo sgambetto al team campione in carica. Inizialmente favorita, la Red Bull ha smarrito l’enorme vantaggio sui rivali con Verstappen ora insidiato da Norris, sebbene con un margine ancora di sicurezza.
Domenica prossima si corre il GP di Singapore. Ad animare la vigilia dell’evento ci ha pensato la FIAcon alcune dichiarazioni del suo presidente Mohammed Ben Sulayem. Il numero 1 della FIA, infatti, si è scagliato contro i piloti per una ragione ben precisa, attaccandoli per il loro linguaggio scurrile utilizzato nelle comunicazioni via radio durante le gare. Da qui è scaturito l’invito rivolto a tutti a moderare i toni per non dare cattivo esempio.
Formula 1, che attacco di Ben Sulayem ai piloti
Già nella passata stagione, la FIA aveva redarguito Frederic Vasseur e Toto Wolff per aver detto delle parolacce durante la conferenza stampa dei team principal prima del GP di Abu Dhabi. Adesso, però, l’attenzione della FIA è tutta verso i piloti ed al loro linguaggio inadeguato utilizzato durante le corse. Un comportamento ritenuto inaccettabile da parte del presidente Mohammed Ben Sulayem che, in un’intervista concessa a Autosport, si è mostrato insofferente per le parolacce dei piloti nelle comunicazioni via radio.
Ben Sulayem non ha usato troppi giri di parole per mostrare la sua insofferenza, cercando di richiamare i piloti all’ordine: “Noi non siamo rapper, eppure quante volte al minuto i piloti dicono parolacce? Noi non siano così, è una cosa che fanno i rapper, non noi… Io ero un pilota e so cosa si prova nella tensione del momento quando un rivale ti spinge fuori, ma dobbiamo anche essere consapevoli e responsabili del nostro comportamento”, ha dichiarato visibilmente contrariato per l’uso di tale linguaggio.
Ben Sulayem ha poi affermato come tutto venga trasmesso in diretta e registrato e che bisogna pensare al fatto che ci possano essere anche bambini a vedere le gare in TV, chiedendo dunque ai piloti di mostrarsi più responsabili nell’utilizzo del linguaggio. Verstappen ha commentato le dichiarazioni del presidente della FIA, ritenendole giuste. Al contempo però ha specificato che i piloti “non hanno mica cinque anni.”