Serata da ricordare e da memorizzare per i tifosi dell’Inter e anche per i suoi giocatori. La formazione di Simone Inzaghi di fronte al fortissimo Manchester City di Pep Guardiola ha tenuto il campo senza sfigurare. Anzi al 95’, il risultato diceva 0-0, coi Citizens costretti a non segnare in casa come non gli capitava da marzo, quando in Premier fu l’Arsenal a costringere la banda di Pep a non segnare.
Inter, non solo il pareggio ma anche qualche rimpianto
Uno 0-0 che sta stretto al Manchester City che, soprattutto nel finale, ha provato in ogni modo a superare la grande fase difensiva architettata da Simone Inzaghi ma non c’è stato verso. Solidissimo il blocco dell’Inter, solidissimo Yann Sommer che non ha sbagliato nulla.
Anzi, l’Inter può quasi rammaricarsi perché per più di un’ora, pur avendo impostato una partita di contenimento, riusciva a ripartire. E addirittura nella prima frazione è riuscita ad andare al tiro verso la porta ben 10 volte. E nella ripresa con Mkhitaryan subentrato ha avuto una grande occasione con una conclusione dall’interno dell’area del City.
Insomma, l’Inter esce dalla prima sfida di Champions League, la più complicata delle otto che la attendono, con un ottimo pareggio. Un pari che fa morale sia per la competizione europea che per il campionato, dove i nerazzurri erano reduci dal deludente pareggio di Monza. Inzaghi può sorridere e uscire dall’Etihad non a testa alta, ma altissima perché la sua squadra ha confermato quanto visto in finale due anni fa: di fronte al Manchester City può giocarsela, sempre.