Juventus, col Napoli per il primo grande esame stagionale

Se la partita con Roma ha rappresentato una parziale delusione per la Juventus, la gara col Napoli è una sfida di altissimo valore che i bianconeri non possono fallire. Domani alle 18, la squadra di Thiago Motta torna a giocare in casa e dopo aver accolto la Roma, questa volta accoglie il Napoli. Un test probante per tornare a vincere in campionato e dimostrare che la Juventus del tecnico italo brasiliano può fare la voce grossa con tutti.

Anche contro la squadra di Antonio Conte, avversario particolare per la Juventus che ha nel tecnico dei partenopei una bandiera a tutto tondo, ma anche un ex dichiaratamente tifoso della formazione bianconera. Non sarà solo una sfida che coinvolge sentimenti che vanno oltre il semplice campo di gioco. Ma sarà un test importantissimo contro una formazione che solo due stagioni ha vinto lo scudetto, allenata da chi in bacheca di scudetti ne conta 4 (più una Premier League).

Juventus, domani è importante vincere

Per i bianconeri quella di domani è una partita fondamentale, una gara da vincere (come in realtà ogni gara per la Juve). Domani di più. Infatti, la Juventus deve dare continuità a quanto di buono mostrato in Champions League contro il PSV Eindhoven. E soprattutto deve tenere un passo da vetta della classifica per tenersi nelle zone alte e capire piano piano nel corso della stagione fin dove potrà spingersi. Non solo, la Vecchia Signora si troverà un Napoli che per indole del suo allenatore sicuramente non arriverà allo Stadium (per la prima volta col pubblico e Antonio Conte sulla panchina avversaria) già battuto o alla ricerca di un pareggio. La formazione azzurra vorrà vincere.

Una voglia quella del Napoli da sfruttare, perché se è vero che probabilmente Conte e i suoi sceglieranno di aspettare e ripartire, dall’altra parte vincere dovranno necessariamente lasciare spazio alla Juventus. Per cui, per la squadra di Motta sarà un banco di prova importante diverso da Juventus-Roma ed Empoli-Juventus, dove entrambe le avversarie hanno pensato soprattutto a chiudere gli spazi.

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