Jannik Sinner non finisce mai di stupire: l’ultimo colpo di scena ha lasciato tutti perplessi. Adesso può stare persino in panchina
Il numero uno del mondo è sulla cresta dell’onda dopo aver ottenuto uno splendido successo agli US Open. La vicenda doping è finalmente alle spalle e ora è arrivato il momento di concentrarsi su un ricchissimo finale di stagione.
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L’Italia si è tolta senza troppa difficoltà lo scoglio del Round Robin di Coppa Davis. Come lo scorso anno il primo appuntamento del torneo a squadre più importante del mondo del tennis, si è disputato a Bologna. All’Unipol Arena Berrettini e compagni hanno vinto contro Brasile, Belgio e Olanda, concludendo a punteggio pieno il girone e aggiudicandosi il pass per le fasi finali di Malaga. La squadra azzurra ha mostrato un ottimo livello di gioco e si sono messi in mostra anche dei giovani già maturi come Flavio Cobolli. Suo il punto decisivo contro i Paesi Bassi, grazie alla vittoria in tre set contro Griekspoor. Proprio il fiorentino è stata una delle sorprese più piacevoli di questa fase del torneo, confermando quanto di buono si era visto sui recenti tornei americani.
Il capitano Filippo Volandri si è potuto permettere di tenere fuori dalla formazione titolare gente come Sinner e Musetti, ovvero i nostri migliori giocatori ranking alla mano. Entrambi avevano avuto un periodo molto intenso, reduci da match faticosi allo US Open (più per il primo) e anche all’Olimpiade (per il secondo). Nonostante questo la squadra non è ha minimamente risentito.
Coppa Davis senza Sinner e Musetti: l’Italia vince nonostante le assenze dei migliori giocatori
Jannik Sinner si è presentato a Bologna per assistere dalla panchina al match tra Italia e Olanda. Sorrisi e abbracci, soprattutto con Berrettini e un magnifico spirito di squadra. All’interno della trasmissione “Tutti Convocati”, in onda su Radio24, la giornalista ed esperta di tennis Gaia Piccardi ha voluto parlare proprio del momento del tennis azzurro.
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“Sinner gioca un campionato a parte, poi c’è tutto un movimento col veterano Berrettini e il giovane gladiatore Cobolli, che ieri ha vinto con carattere“. La scrittrice poi aggiunge: “Mi è sembrato di vedere un movimento che può permettersi di lasciare in panchina il numero uno del mondo e Musetti”.
Insomma una varietà di scelte che consentirà a Volandri di presentarsi al meglio per la fase finale di Malaga, nel tentativo di bissare il meraviglioso successo del 2023. L’Italia è ormai stabilmente tra le favorite persino senza Sinner, figuriamoci quando tornerà il numero uno al mondo.