Paola Egonu è ormai il simbolo per eccellenza del volley femminile: l’atleta classe ’98 è stata protagonista di un gesto clamoroso
Paola Egonu è tra le pallavoliste più forti in circolazione. Classe ’98, opposto della Pro Victoria, è stata una delle protagoniste assolute dell’oro alle Olimpiadi di Parigi disputate tra luglio ed agosto scorsi. Un oro storico, il primo nel volley femminile con Julio Velasco che – finalmente – è riuscito a prendersi la meritata rivincita dopo quello sfumato nel 1992, ai Giochi di Barcellona con il “Dream Team” maschile e la “Generazione dei fenomeni” da lui allevata.
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Stavolta, però, le donne hanno portato a casa il grande obiettivo. Un cammino straordinario quello delle ragazze del volley, con Paola Egonu sugli scudi. E ad affermare lo strapotere delle azzurre, anche i premi individuali a margine del torneo. Anna Danesi nominata miglior centrale, Monica De Gennaro miglior libero mentre per Paola sono arrivati i premi di miglior opposto ed MVP del torneo.
La definitiva consacrazione, qualora ve ne fosse ancora bisogno, per una pallavolista che ha nella potenza della schiacciata e dei suoi colpi le sue armi migliori. Impossibile dimenticare, peraltro, il rapporto turbolento con Mazzanti, il Ct precedente, che l’aveva spinta perfino a lasciare la Nazionale. Una scelta, poi, rivista proprio grazie all’arrivo in panchina di Velasco.
Paola Egonu, è accaduto a Benevento: le immagini parlano da sole
La Egonu è un simbolo dello sport italiano ma non solo. Nata a Cittadella, nel padovano, da genitori nigeriani, è anche un simbolo dell’integrazione e della lotta al razzismo. L’atleta è cresciuta affrontando le sfide legate alla sua identità razziale, subendo durante gli anni adolescenziali costante discriminazione e solo nel 2014, dopo la cittadinanza italiana consegnata al padre Ambrose, riceve il passaporto italiano, nonostante sia nata nel nostro Paese.
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Molto impegnata anche nel sociale, nel 2018 fece coming out dichiarando il suo legame sentimentale con Katarzyan Skorupa, pallavolista polacca. Al momento è invece legata a Leonardo Puliti, anche lui giocatore di volley.
Come detto, la Egonu è simbolo di integrazione ancor di più dopo l’Olimpiade vinta. E così, dopo il murales a lei dedicato a Roma, davanti alla sede del CONI, peraltro vandalizzato e ridipinto da un passante, anche Benevento ha voluto consacrare la campionessa italiana.
Il murales a Benevento dedicato a Paola #Egonu e Monica #DeGennaro pic.twitter.com/7Pp4Sgt9U7
— Giovanni Spinazzola (@Gi_Spinazzola) September 17, 2024
Inaugurato, infatti, un murales in cui le protagoniste sono Paola Egonu e Monica De Gennaro, libero classe ’87. L’opposto è stato ritratto in elevazione intenta in una delle sue formidabili schiacciate mentre l’atleta sorrentina è impegnata in un bagher ad una mano, la specialità della casa. Entrambe indossano la maglia azzurra e sullo sfondo campeggia un grande tricolore. L’opera è stata realizzata da Fabio Biodipì, artista sannita, che ha voluto così omaggiare l’integrazione e le due campionesse.