L’ex numero uno al mondo serbo lo ha rivelato nelle scorse or: le ultime dichiarazioni sono abbastanza chiare per capire il momento di Djokovic
È stato un anno molto difficile per Novak Djokovic. Nessun titolo del Grande Slam conquistato e tanta fatica anche a causa di diversi infortuni, come quello avvenuto durante il Roland Garros pochi mesi fa. Nonostante questo però, l’ex numero uno al mondo ha conquistato una medaglia d’oro a Parigi dal sapore piuttosto speciale.
Il serbo, complice l’età avanzata e una forma fisica non sempre al top (ha subito un’operazione al ginocchio nella prima metà dell’anno), continua a lottare contro tennisti più giovani di lui e a volte riesce persino a superarli grazie al proprio inesauribile talento. Ma questo, a volte, non basta e in questo 2024 ha dovuto lasciare spazio ai nuovi fenomeni del tennis mondiale: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, rispettivamente numero uno e tre al mondo.
Djokovic: “Agli Us Open sentivo più pressione rispetto a Parigi”
Novak Djokovic non è il tipo che si arrende facilmente, che si abbatte alla prima sconfitta. In passato, ha dimostrato di essere uno dei più grandi di tutti i tempi e oggi, nonostante il macigno dei 37 anni, continua a fare quel che gli piace: impugnare una racchetta e dare spettacolo.
Recentemente, in una intervista tanto attesa alla ‘RTS’ (emittente nazionale serba), ha parlato per la prima volta della gioia nel vincere un oro olimpico: una soddisfazione immensa per lui e per il suo paese. “Sono arrivato a vincere le Olimpiadi dopo un infortunio e battendo un avversario che mi aveva sconfitto a Wimbledon. Difficile descrivere a parole questa grande emozione“, ha rivelato un Nole ancora entusiasta del successo a Parigi.
Parlando invece degli Us Open, torneo vinto da lui nel 2023 che quest’anno è stato alzato da Sinner, ha spiegato i motivi per cui si è sentito maggiormente sotto pressione rispetto a Parigi. “A New York, per esempio, sentivo che non ero io in campo, che non ero ben preparato, quindi sentivo più pressione in vista di ogni partita rispetto a prima della finale alle Olimpiadi”.
Dichiarazioni queste che dimostrano che il serbo c’è e che è pronto ad affrontare anche il prossimo anno, probabilmente uno degli ultimi della sua incredibile carriera. In questo momento però si sta concentrando al massimo anche per la Coppa Davis con la maglia della sua nazionale: un torneo che vuole onorare al meglio.