Lutto nello sport, è morto un simbolo della Nazionale

Un gravissimo lutto ha colpito, nelle scorse ore, il mondo dello sport: è venuto a mancare un vero e proprio simbolo del basket americano  

Come un fulmine a ciel sereno è arrivata una di quelle notizie che mai nessuno avrebbe voluto dare. In particolar modo se riguarda il mondo dello sport. Lo stesso che ha perso una figura di rilievo nelle ultime ore, nonché simbolo della Nazionale.

Lutto nel mondo dello sport
Grave lutto ha colpito il mondo dello sport – Sportitalia.it (Ansa Foto)

La notizia ha fatto immediatamente il giro del web ed ha colpito, in particolar modo, il mondo del basket. L’NBA piange la scomparsa di Mitchell Wiggins. Uno che di certo non ha bisogno affatto di alcun tipo di presentazioni per quello che ha fatto negli Stati Uniti D’America ed anche in Europa.

Il suo cuore ha smesso di battere nella serata di venerdì 13 settembre, all’età di 64 anni. Non sono state rese note troppe informazioni sulle cause che hanno portato alla morte dell’ex cestista.

Lutto nel basket, l’NBA piange Mitchell Wiggins: era il padre di Andrew

Nel corso della sua strepitosa e lunga carriera ha vestito le maglie di: Chicago Bulls, Houston Rockets, Mississippi Jets, Tampa Bay Stars, Jacksonv Hooters, Philadelphia 76ers, Fort Wayne Fury e Oklahoma City Cavalry. In Europa (in particolar modo Italia, Francia e Grecia), invece, ha rappresentato le società di: Aurora Desio (nell’allora A2 italiana), Milon, Sporting Atene, Panionios e CSP Limoges.

Addio a Mitchell Wiggins
Addio a Mitchell Wiggins, storico giocatore di basket NBA – Sportitalia.it (Foto Ansa)

Nel corso della sua vita cestistica ha vestito la maglia della Nazionale americana in 9 occasioni. Nel suo Palmares figura la vittoria dell’All-USBL Second Team. In molti, però, lo ricordano per essere stato il padre di Andrew, attualmente in forza ai Golden State Warriors.

Nell’83 era entrato a far parte nel campionato NBA al Draft. Il tutto avvenne grazie alla chiamata da parte di Indiana, Wiggins Sr. Con la nazionale degli USA, nel 1982, ottenne la medaglia d’argento ai Mondiali. In Grecia, inoltre, viene ricordato per essere stato eletto (per ben due volte nella sua carriera) capocannoniere del campionato.

Nel 1987 venne squalificato, addirittura per due anni e mezzo da parte della NBA, per utilizzo della cocaina dopo che era risultato positivo ad un test imposto dalla Lega. Come riportato in precedenza non sono state rese note informazioni in merito alle cause della sua morte. La cosa certa, però, è che il figlio Andrew nelle ultime due stagioni si era spesso assentato dagli impegni con il suo team per stare vicino al padre. Quest’ultimo, a quanto pare, affetto da gravissimi problemi di salute.

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