Cambiano i programmi per Sinner, salta la preparazione alla fase finale della stagione: scoppia la polemica per la decisione dell’azzurro
Due tornei dello Slam messi in bacheca, insieme a due Masters 1000 e due ATP 500. Il tutto condito dalla conquista del numero uno al mondo, ormai quasi sicuramente di sua proprietà anche alla fine dell’anno. Non si può dire che il 2024 sia stato avaro di soddisfazioni fin qui per Jannik Sinner, al di là delle tante polemiche che lo hanno travolto, dalla tonsillite pre-Olimpiadi al caso Clostebol. Ancora una volta, però, le scelte dell’azzurro tornano a far discutere. Dopo aver trionfato a New York, il numero uno al mondo ha infatti preso una decisione clamorosa, mettendo addirittura a rischio la sua preparazione.
Vincere un torneo dello Slam, peraltro senza essere al meglio della condizione e con una pressione mediatica enorme addosso per via di una situazione spiacevole come quella legata al caso doping che lo ha travolto, è stata un’impresa clamorosa per Sinner. Impresa che avrebbe dovuto essere celebrata con un periodo di riposo e del duro lavoro per cercare di mettere insieme le energie necessarie per regalarsi un finale di stagione all’altezza delle aspettative.
A un certo tipo di richiamo, però, è difficile resistere. Anche se razionalmente sarebbe stato forse meglio alleggerire il calendario dei prossimi mesi da impegni superflui, il numero uno al mondo ha accettato una proposta clamorosa. Il rischio di compromettere la preparazione è però forte, e molti in questo momento temono che l’azzurro possa pagare caro questa decisione, soprattutto in ottica ATP Finals, ultimo grande appuntamento da portare a casa per confermarsi il miglior tennista di questo 2024 che, comunque vada, resterà da incorniciare.
Giocherà ancora, Sinner, negli ultimi mesi dell’anno. E non lo farà solo nei classici tornei indoor, da quelli del tour asiatico agli ultimi grandi appuntamenti europei, Finals comprese. L’azzurro ha infatti accettato l’invito anche per quella che un’esibizione storica, destinata a far discutere a lungo: il Six Kings Slam. Un torneo che, già dal nome, fa ben comprendere quali siano le proprie ambizioni.
Di cosa si tratta? Dell’ennesima dimostrazione di potenza economica da parte dell’Arabia Saudita. Il Six Kings è infatti un torneo di esibizione organizzato a Riad per cercare di mettere di fronte, uno contro l’altro, i migliori tennisti del mondo. Con in palio ovviamente un montepremi di tutto rispetto, anzi ben più alto di quello di qualunque torneo dell’ATP: si parla addirittura di sei milioni di dollari, il più alto in assoluto per un torneo di tennis in tutta la storia di questo magnifico (e munifico) sport.
Salvo defezioni dell’ultimo secondo, a sfidarsi in quel di Riad saranno davvero i migliori giocatori del circuito, più un outsider che può permettersi il lusso di partecipare grazie al proprio status di leggenda vivente e al ruolo di ambasciatore del tennis in Arabia. Nel dettaglio, hanno accettato l’invito Novak Djokovic, Carlos Alcaraz, Danniil Medvedev, Holger Rune, Rafa Nadal e appunto il nostro Sinner.
L’evento è in programma dal 16 al 19 ottobre, con un giorno di riposo il 18 per evitare di contravvenire le regole dell’ATP (secondo cui non è possibile che un’esibizione possa svolgersi per 72 ore consecutive). E sarà sicuramente un appuntamento di straordinario fascino per tanti appassionati, oltre che per gli stessi giocatori. Con la speranza che, ovviamente, tutti i protagonisti possano uscirne in buone condizioni sia psichiche per mentali. Rovinarsi il finale di stagione per un evento con così poca storia alle spalle, ma con molti fondi a disposizione, sarebbe infatti un vero peccato.
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