La corsa al Mondiale 2024 si fa sempre più avvincente: uno dei protagonisti ha un motivo in più per diventare campione
Un colpo di scena dietro l’altro. Tra incidenti, errori di strategia, rimonte in classifica e punti guadagnati in modo talvolta inaspettato, le ultime due gare del Motomondiale hanno riservato sorprese a grappoli. Quello che non è cambiato, nelle due corse ravvicinate ad Aragon e a Misano, è stato il vincitore della domenica: Marc Marquez, tornato sui livelli d’eccellenza che gli competono.
Mentre sul circuito di casa, nella prima delle due corse, il dominio del Cabroncito era stato totale (anche la Sprint Race era stata appannaggio dello spagnolo) sulla riviera adriatica l’iberico ha anche approfittato di un chiaro errore strategico di Jorge Martìn. Il leader del mondiale. Colui che gli ha conteso, per diverse settimane se non mesi, il posto nel box del Team Lenovo per il prossimo anno.
Arrivato alla gara della domenica con un vantaggio di 26 punti su Pecco Bagnaia, ‘Martinator’ ha optato per un rientro anticipato ai box per montare in sella ad una moto da bagnato. Scelta suicida, visto che la pista non si è poi effettivamente mai bagnata a sufficienza. Il pasticcio è stato poi completo quando, per la necessità di tornare a girare con gomme da asciutto, il madrileno è rientrato per una seconda volta ai box, con la moto che nemmeno era stata accesa. Un disastro. Una scelta che gli ha fatto perdere, grazie alla seconda piazza ottenuta a fine corsa da Bagnaia, ben 19 punti sul rivale.
Intervistato dal network ‘TNT Sports’ dopo la corsa sul suolo italiano, il proprietario del Team Prima Pramac Racing Paolo Campinoti si è espresso sulla girandola di errori compiuti dal box e dal suo pilota di punta.
Dopo aver sottolineato la bravura di Martìn nell’aver primeggiato nella gara Sprint di sabato – un risultato che ha dato molta fiducia allo spagnolo, che avrebbe così dimostrato di poter ancora rappresentare una credibile minaccia a Bagnaia nella corsa al titolo – il patron si è lasciato scappare una frase che forse indirettamente spiega anche la decisione di Martìn di voler sorprendere tutti rientrando per primo ai box. Contravvenendo in qualche modo alla regola aurea che vorrebbe il leader del mondiale ‘copiare’ ciò che fa il suo più diretto inseguitore.
“Martin vuole dimostrare a Ducati che si è sbagliata a scegliere Marquez“, le parole di Campinoti. Una missione, quella di Martìn, certamente comprensibile, ma che nell’importante gara di Misano lo ha forse un po’ annebbiato, facendogli perdere lucidità.
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