Discussioni a non finire su Jannik Sinner, altre polemiche legate al numero uno del mondo: nuovo attacco frontale
Dopo il trionfo agli US Open, Jannik Sinner può tirare un po’ il fiato. Il numero uno del ranking ATP è stato esentato dagli impegni in Coppa Davis dal capitano Filippo Volandri, per recuperare le energie dopo gli ultimi tornei e in vista del finale di stagione. La Nazionale è riuscita comunque, anche senza di lui, a strappare il pass per la Final Eight di Malaga, dove proverà a confermare, a novembre, il titolo vinto lo scorso anno. Ma resta un periodo complicato per Jannik.
A New York, l’azzurro ha trionfato d’autorità, respingendo sul campo le critiche e le polemiche degli ultimi tempi. Ma l’eco di quanto è accaduto non si è sgonfiata e nel mondo del tennis non sono mancati commenti al veleno sulla vicenda Clostebol. Non pochi, tra ex tennisti e giocatori ancora in attività, hanno manifestato perplessità per come l’intera faccenda è stata gestita. Oltretutto, sullo sfondo, c’è ancora una minaccia a gravare su Sinner.
Sinner è stato assolto dalla sentenza del Tribunale Indipendente dello Sport, ma la WADA ha ancora la possibilità di ricorrere al TAS di Losanna. Ricorso che non appare imminente, anche se l’agenzia internazionale dell’antidoping ha chiesto documentazioni aggiuntive per un supplemento di indagine. Vedremo cosa accadrà da qui in avanti.
Intanto, arriva un altro attacco piuttosto duro a Sinner e porta la firma di Lindsay Davenport, ex tennista statunitense con un passato da numero uno della classifica WTA. L’americana ci va giù pesante e, sulla scia di altri colleghi, polemizza sulle decisioni che sono state prese in merito alla positività di Jannik al Clostebol.
Come altri, la Davenport spinge sulla disparità di trattamento tra Sinner e altri tennisti coinvolti in passato in vicende analoghe. In una intervista a ‘SportKlub’, ha spiegato: “Come la maggior parte delle persone, sono sinceramente scioccata. Solo ora stiamo scoprendo cosa è accaduto dietro le quinte. Per quale motivo gli è stato permesso di giocare tutto l’anno? Non è giusto nei confronti degli altri giocatori, è evidente che non tutti vengono trattati allo stesso modo”.
Ed infine ha rincarato la dose: “Rispetto a giocatori di classifica inferiore, il fattore decisivo sembrano i soldi per pagare i migliori avvocati e per avere tutto ciò che serve”.
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