Si torna a parlare del grande Alex Zanardi, il campionissimo italiano che ha dimostrato a tutti di essere una leggenda dello sport nonostante gli ostacoli
Nelle ultime settimane, con lo svolgimento delle Paralimpiadi di Parigi 2024, il pensiero di molti italiani non poteva non andare alle qualità, tecniche ed umane, di Alex Zanardi. Ovvero il campionissimo azzurro, l’uomo dalle sette vite, che ha superato difficoltà e momenti delicatissimi con una forza assolutamente invidiabile.
Zanardi ha vissuto finora un’esistenza che dire al limite è poco. Prima si era espresso ad alti livelli come pilota automobilistico, con apparizioni fino in Formula 1 ma soprattutto nella categoria Indy Car, laureandosi anche campione CART per ben d. Un vero e proprio asso del volante, che però ha dovuto interrompere la carriera per via del noto incidente, costatogli l’amputazione di entrambi gli arti inferiori.
Come un vero guerriero Zanardi si è risollevato, quando molti avrebbero invece mollato. Il bolognese si è riscoperto nell’ambito degli sport paralimpici, diventando un fuoriclasse della handbike, ovvero il velocipede protagonista di alcune gare di grande livello, anche alle recenti Paralimpiadi, dove l’azzurra Ana Maria Vitelaru ha conquistato la medaglia di bronzo nella categoria femminile H5.
L’incidente di Zanardi del 2001: una tragedia sfiorata
Oggi Zanardi si sta risollevando anche da un altro dramma: l’incidente in handbike su strada del 2020, quando durante una sessione di allenamento si è andato a scontrare inavvertitamente con un tir in Toscana, all’altezza di Siena. Fortunatamente l’atleta emiliano non si è mai arreso e pian piano sta provando a ritrovare la condizione migliore, pur non essendo ancora riapparso in pubblico.
Nonostante siano passati anni ancora oggi fa parlare e discutere l’incidente in Indy Car del 2001. Quando Zanardi, uno dei piloti all’epoca più forti del circuito, nel gran premio in Germania finì fuori pista in maniera violenta e disastrosa, dovendo subire come già detto l’amputazione di entrambe le gambe per poter sopravvivere.
A 23 anni di distanza ancora c’è grande stupore riguardo allo schianto che fece Zanardi in quell’occasione. Le conseguenze sono state gravissime, ma vista la dinamica e le allora scarse protezioni in pista si potrebbe considerare un vero e proprio miracolato.
Alex Zanardi at Lausitzring in 2001. It was a miracle that he survived.#IndyCar
— 🟠Peter Kroth 🇺🇲 🏁 (@TheKrothRoads) September 9, 2024
Lo scrive su X il blogger di motori Peter Kroth, che ricorda quell’episodio come l’infortunio più orribile che un atleta professionista abbia mai subito: “Alex Zanardi al Lausitzring nel 2001. È stato un miracolo che sia sopravvissuto”. Un incidente spaventoso che avrebbe potuto persino potare a conseguenze maggiori.