Calcio

La terza maglia ci fa sentire parte di un’unica famiglia” dichiara Martina Tomaselli nell’intervista 3×3 powered by Betsson Sport

Per festeggiare il lancio della nuova terza maglia per la stagione 2024/2025, l’Inter ha realizzato una video intervista esclusiva, powered by Betsson Sport, con tre protagoniste della squadra femminile: Annamaria Serturini, Elisa Bartoli e Martina Tomaselli. Queste incredibili atlete incarnano perfettamente lo spirito e la forza di un kit che vuole unire e rappresentare sia la squadra femminile sia la maschile, e diventare quindi simbolo di inclusione e orgoglio nerazzurro.

La nuova maglia dell’Inter si distingue non solo per i suoi colori sgargianti e audaci, ma anche per il suo profondo significato: “La terza maglia rappresenta l’unione tra il maschile e il femminile” spiega Elisa, raccontando come questo nuovo kit sia una celebrazione del concetto di uguaglianza e della famiglia Inter nella sua totalità. Le giocatrici, intervistate in esclusiva, hanno condiviso l’emozione di indossare questa maglia che abbatte barriere e valorizza l’identità del Club, oltre che rappresentare la dedizione, la passione e il sacrificio che le atlete dedicano allo sport quotidianamente.

“La terza maglia ci fa sentire parte di un’unica famiglia,” ha dichiarato Martina. “Questo kit inoltre è ricco di particolari che hanno un significato ben preciso. Lo swoosh, ad esempio, è rivolto verso l’alto e indica la crescita del movimento femminile”. Un simbolo quindi dell’aspirazione del Club di raggiungere nuovi traguardi, sempre con il cuore e la passione.

Durante l’intervista, le giocatrici hanno raccontato non solo l’importanza della nuova maglia, ma anche le sfide e i progressi del calcio femminile. Sempre Elisa ha ricordato con orgoglio il Mondiale del 2019 in Francia, dove l’Italia si è classificata tra le prime otto squadre nel mondo, unico team non professionista a raggiungere un simile traguardo. “Lo scatto necessario per far sì che il movimento femminile crescesse”, aggiunge la calciatrice.

“Da allora, i servizi per le giocatrici sono migliorati notevolmente, ma dobbiamo continuare a crescere ancora tanto affinché le bambine che iniziano a giocare oggi abbiano un futuro ancora più roseo! Il lavoro di chi ci ha preceduto è stato fondamentale, ma è nostro compito continuare su questa strada” ha spiegato poi Annamaria.

Le atlete hanno sottolineato come la passione e il cuore siano elementi imprescindibili per mantenere viva la crescita del calcio femminile: “Bisogna cercare di divertirsi sempre, anche se non è facile e ci sono tanti sacrifici da fare. Il mio consiglio è di andare al campo con il sorriso e la voglia di imparare, con tanto coraggio, così si può arrivare dove sono arrivate tante professioniste” aggiunge la centrocampista.

Redazione Sportitalia

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