Il campione altoatesino, capace di aprire e chiudere il 2024 con due titoli Slam, si è prestato ad un curioso gioco impossibile
55 vittorie su 60 match disputati. 2 titoli Slam – i primi della carriera – vinti nello stesso anno solare. La posizione di leader del ranking mondiale, oltre che della Race verso Torino 2024 – che detiene con ampio margine dal 3 giugno scorso. Un regno che già ora, a meno di clamorosi ed impronosticabili cataclismi, durerà quanto meno fino a fine anno.
Potremmo ancora andare avanti a lungo ad elencare la quantità di record e primati, personali e nazionali, di precocità e assoluti, battuti dal campione azzurro Jannik Sinner in un 2024 che è già leggendario. E pensare che all’appello mancano ancora altre ghiotte opportunità di vittoria: c’è il tour asiatico, ci sono le Nitto ATP Finals già citate, e c’è la Coppa Davis. Sempre che i suoi compagni, in quel di Bologna, facciano il loro.
Ad ogni modo, tralasciando per un momento i programmi futuri, è l’ora della celebrazione. Il fuoriclasse altoatesino è andato oltre le difficoltà, oltre le malevole chiacchiere sull’ormai obsoleto caso Clostebol, per affermare la sua superiorità nel circuito. È lui il miglior giocatore al mondo: lo dicono il ranking, la Race, la percentuale di vittorie e il numero di titoli vinti nell’anno.
I colleghi di ‘Eurosport’, la piattaforma che ormai da decenni segue le gesta dei campioni della racchetta nel circuito, ha intervistato Jannik subito dopo il trionfo di New York. Barbara Schett ha sottoposto all’azzurro una curiosa domanda.
Sinner non si accontenta: “Ecco il mio obiettivo”
“Lo Jannik Sinner visto a New York batterebbe quello che ha trionfato in Australia?“. Questo l’interrogativo, posto non per caso, della bella giornalista ex giocatrice. L’intento era quello di ‘estorcere’ dalla bocca dell’italiano un parere sui suoi miglioramenti dallo scorso gennaio ad oggi. La risposta, sempre sincera, del tennista, non ha lasciato spazio a dubbi.
“Oggi non ho servito così bene”, ha esordito con molta onestà il nativo di San Candido. “Credo sarebbe stato molto difficile tenere i miei turni di servizio col me stesso che ha giocato a Melbourne“, ha detto sorridendo il tennista.
“Il mio vero obiettivo è che l’ultima versione di Jannik Sinner possa battere quello visto agli Australian Open, e quindi il prossimo anno superare quello che ha vinto quest’anno e via dicendo. Vorrebbe dire che sono migliorato in quegli aspetti del gioco su cui posso ancora fare meglio”, ha concluso Jannik.
Sinner quindi non ha alcuna intenzione di fermarsi e continuerà a lavorare per portare in campo una versione sempre migliore del proprio tennis.