Le origini di questa espressione non sono del tutto chiare. Sembra che sia stata pronunciata per la prima volta nel 1982 da Jack “Treetop” Straus, impegnato in quel momento nel Main Event delle World Series Of Poker. Ad un certo punto del torneo, Straus mette in mezzo il suo stack senza però dichiarare “all-in”. Perde il colpo, si alza dalla sedia e si avvia verso l’uscita. A quel punto il dealer lo ferma facendogli notare che gli è rimasta una singola chip da 500. Grazie a quella vincerà poi il torneo.
Ma come si fa a rimanere con una sola chip nello stack? E’ sufficiente che un giocatore perda un all-in contro un avversario con una chip in meno. Non è una situazione frequente, ma può succedere. Ne è la prova Giuliano Bendinelli, che nel 2022 è riuscito a vincere l’EPT di Barcellona dopo essere rimasto con poco più di un big blind.
A volte sono gli stessi giocatori di poker a scegliere di rilanciare quasi tutto, lasciando dietro il minimo (una chip, un big blind). Lo fanno per mantenere la possibilità di guadagnare uno step nel payout qualora l’azione finisca male, specialmente quando ci sono diversi shortstack al tavolo.
Oppure c’è il modo che ha sperimentato Andrea Caizzi due giorni fa all’EPT Main Event di Barcellona.
Origini siciliane, Caizzi è nato in Germania e poi si è trasferito in Belgio. Parla cinque lingue (francese, tedesco, italiano, inglese e spagnolo) più o meno fluentemente e gioca a poker da una decina d’anni. Non lo fa per professione, anche se spera di riuscirci prima o poi visto che ha già ottenuto 54 itm nei tornei a buy-in medio/basso, organizzati soprattutto in Belgio.