Gli appassionati di Moto GP restano sorpresi di fronte al messaggio di uno dei piloti protagonisti che parla di un retroscena sulla Ducati
Manca sempre di meno alla conclusione del Mondiale 2024 di Moto GP con le ultime sette gare che si correranno nelle prossime settimane prima della fine di una stagione molto emozionante. La Ducati Desmosedici spera di vincere ancora il titolo con il suo leader Francesco “Pecco” Bagnaia che è attualmente in lotta con Jorge Martin.
In vista del prossimo anno però la casa di Borgo Panigale ha già annunciato che non ci sarà più Enea Bastianini a far coppia con Bagnaia bensì un altro ex campione del Mondo che ha vinto tanto in passato come Marc Marquez. La posizione che è stata assegnata al piota spagnolo numero 93 era molto ambita da tanti altri rivali in pista e questa decisione della rossa non ha lasciato tutti felici.
Jorge Martin si racconta: “Ducati? Cercavo di dimostrare chi ero a chi non importava”
Jorge Martin ha concesso nei giorni scorsi un’intervista a ‘La Repubblica’. Il pilota spagnolo e attuale leader della classifica piloti del Motomondiale ha parlato del suo mancato passaggio sulla Ducati ufficiale per il 2025 nonostante la sua evidente crescita degli ultimi mesi. Per Martin il desiderio di essere “promosso” al fianco di Bagnaia sarebbe stato un sogno che gli avrebbe consentito di fare un bel salto nella sua carriera ma ciò non è accaduto e ne ha parlato rammaricato.
Questo il pensiero di Martin sulla mancata chiamata da parte dei vertici della Ducati: “Quello che mi ha fatto più male è che ero tranquillo, dopo le telefonate di Dall’Igna e Tardozzi. Però non accadeva nulla di ufficiale. All’improvviso ho avuto un cattivo presentimento. Nessuno mi ha più detto nulla, l’ho saputo altrimenti questa storia non è stata gestita bene”.
La delusione di Martin per questa mancata scelta è evidente ma ci tiene a sottolineare i suoi ringraziamenti verso la casa di Borgo Panigale per quanto fatto: “Rabbia? Niente rabbia. Né desiderio di vendetta, solo frustrazione per aver lottato tanto, cercando di dimostrare chi ero a qualcuno cui in realtà non importava. Ma alla fine, mi sono sentito liberato. Oggi ringrazio Ducati e la Pramac, soprattutto Paolo Campinoti, è con loro che sono entrato in Moto GP”.
Ora per il pilota nato a Madrid nel 1998 c’è ancora da impegnarsi a lungo per questo finale di stagione del 2024. Resta infatti in una serrata lotta con Bagnaia (e forse anche Marquez che può rientrare) per il titolo di campione della Moto GP e le ultime sette gare in calendario saranno ovviamente decisive.