Jannik Sinner si è consacrato definitivamente come l’uomo da battere, a ogni costo, dopo gli US Open: il retroscena
Una notevole dimostrazione di forza, quella data da Jannik Sinner agli US Open. L’azzurro ha trionfato a Flushing Meadows da numero uno del mondo, ribadendo di essere il tennista più forte in circolazione, conquistando la seconda prova stagionale del Grande Slam. Dando un calcio a tutte le polemiche, seppure sempre con il suo stile.
Le pressioni sono naturalmente aumentate, per lui, da quando ha conquistato la vetta del ranking ATP, e in questi mesi i problemi non sono mancati. E’ stato un Sinner che ha accusato qualche difficoltà fisica e ha raccolto critiche per l’assenza alle Olimpiadi, per la vicenda della positività al Clostebol, persino sulla sua relazione con la collega Anna Kalinskaya.
Sinner, però, non fa una piega e respinge tutti gli assalti al mittente con lucidità e naturalezza. Anche nei momenti di difficoltà, in campo, sembra non poter perdere mai la calma e riuscire sempre, in qualche modo, a trovare la soluzione ideale. Il segnale dato alla concorrenza è forte: sarà dura scalzarlo dal trono. Già con la vittoria agli US Open, ha praticamente ipotecato il primato nel ranking a fine anno.
Naturalmente, i rivali, a cominciare da Carlos Alcaraz e non solo, proveranno a metterlo in difficoltà. Ma per adesso, la sua supremazia è dura da mettere in discussione, a dispetto di tutte le problematiche delle scorse settimane.
Emerge un particolare retroscena su quanto accaduto a New York in occasione della finale tra Sinner e Fritz. L’idolo di casa non ha praticamente avuto chance, contro lo strapotere dell’azzurro, nonostante ci abbia provato in tutti i modi.
All’Arthur Ashe di Flushing Meadows, c’era il fior fiore dello star system a stelle e strisce e non solo, per assistere al match. E dal punto di vista dei padroni di casa, provare a spingere Fritz verso l’impresa. Ma non c’è stato nulla da fare.
Elon Musk, Taylor Swift, Emily Ratajkowski, Dustin Hoffman, Andrew Garfield, Bon Jovi, Usher, Seal, e tanti altri ancora, tutti testimoni del dominio incontrastato di Sinner. Il giornalista della ‘Gazzetta dello Sport’ Simone Sandri, grande esperto di sport statunitense, ha raccontato a ‘Tutti Convocati’ il clima che si respirava sugli spalti. “Gli americani credevano di poter fare lo sgambetto a Sinner, ci speravano veramente – ha spiegato – La finale è da sempre un evento molto glamour a New York per la fine dell’estate, quando tornano dagli Hampton. Ma il pubblico ha accettato il verdetto già dalla fine del primo set”.
Si era già capito, in effetti, che contro super Sinner c’era poco da fare.
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