Serie A, dove eravamo rimasti? Favorite, outsiders e possibili sorprese dopo 3 giornate

Dopo la doppia gioia regalata dall’Italia di Spalletti, vittoriosa sia a Parigi contro la Francia (3 a 1) che a Budapest contro Israele (2 a 1) in Nations League, gli appassionati di calcio italiano si rituffano nel campionato di Serie A, che riprenderà sabato alle 15:00 con la sfida fra Como e Bologna.

Dove eravamo rimasti? Eravamo rimasti all’avvio da prime della classe di Inter e Juventus, che hanno conquistato la vetta della classifica con due prove più convincenti a testa ed una meno (il 2 a 2 dei nerazzurri con il Genoa e lo 0 a 0 dei bianconeri con la Roma). 7 punti a testa per quelle che sono indiscutibilmente la favorita assoluta di questo campionato e la sua possibile prima antagonista, pur concedendo a Thiago Motta il dovuto tempo di assemblare e trasmettere i concetti.

In prima linea – almeno in classifica, ad oggi – ci sono anche Udinese e Torino, che si sono godute due settimane da insolite capolista. Kosta Runjaić aspetta ancora Alexis Sanchez, ma intanto raccoglie dalla verve di Thauvin e Lucca in particolare. Paolo Vanoli in Piemonte sta già facendo presa su gruppo ed ambiente, con diversi giocatori (vedi Ricci e Ilic) che non si sono nascosti nell’ammettere di notare l’apporto in termini di idee e novità che l’arrivo dell’ex tecnico del Venezia ha portato in granata. Granata che sembrano essere i perfetti candidati a recitare la parte della possibile sorpresa del campionato, anche se è presto per dirlo. Insieme a loro il Parma di Pecchia è impossibile non menzionarlo: l’obiettivo rimane la salvezza, ma i vari Man e Mihaila hanno fatto letteralmente venire il mal di testa alle difese di Fiorentina, Milan e Napoli. I gialloblu hanno raccolto forse meno di quanto meritassero realmente, anche se 4 punti in 3 partite per una neopromossa non sono affatto male come bottino: sarà dura per tutti avere la meglio su questa scatenata banda.

In mezzo fra le favorite assolute e le possibili sorprese dell’alta classifica ci sono quelle squadre che puntano a recitare il ruolo di outsiders, conquistando le posizioni più nobili della classifica dietro a chi lotta per lo Scudetto o provando ad infastidire anche loro. Qui troviamo club che per motivi differenti sono da considerare però ancora in cantiere e che qualcosa hanno già lasciato per strada proprio per questo motivo. Parliamo del Napoli di Conte, dell’Atalanta di Gasperini e della Roma di De Rossi.

Gli Azzurri sono partiti come peggio non potevano, ma alla fine chi doveva arrivare dal mercato è arrivato ed è arrivata quella reazione immediata che fa pensare al fatto che Conte anche in Campania arriverà a raggiungere i suoi obiettivi, anche se non è ancora chiaro quanto potranno essere ambiziosi alla prima stagione. Gasp sta lavorando come solo lui sa fare: ha perso tasselli importanti, ha avuto mezza squadra fuori ai nastri di partenza e dunque qualcosa ha pagato. Ma i bergamaschi saranno ancora lì a dire la loro. Poi ci sono i giallorossi: il mercato ha portato ad una vera rivoluzione, dunque ci vorrà pazienza per vedere i frutti di quanto società e De Rossi stanno seminando.

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