In un calcio che vede gli aspetti economici e di campo sempre più collegati tra loro, l’Inter si evidenzia come una realtà illuminata, quantomeno a livello gestionale. Se da una parte è doveroso sottolineare come la proprietà precedente fosse quanto di più lontano dalla solidità finanziaria, è altrettanto vero che complici le sofferenze economiche degli Zhang che si sono ripercosse sui nerazzurri, il management dei milanesi è stato in grado di generare dalla difficoltà un percorso virtuoso, inaugurato con il post Conte e accresciuto dal lavoro di Simone Inzaghi. Il singolo valorizzato dal collettivo è un mantra al quale gli attuali Campioni d’Italia hanno sempre risposto “presente” nel percorso gestionale post Covid, vedendo di fatto aumentati quasi tutti gli investimenti programmati ed effettuati fino a generare plusvalenze talmente importanti da aver contribuito ad avvicinare il club al risanamento economico.
Gli affari a parametro zero, i talenti già presenti in rosa e sviluppatisi attraverso le dinamiche tattiche di Inzaghi sono i capisaldi di un progetto che mira alla totale sostenibilità, e con la spinta della nuova proprietà americana Oaktree punta a diventare addirittura una macchina in grado di generare produttività in cassa oltre che risultati sul rettangolo verde.