L’Inghilterra in piena transizione Carsley: futuro che resta tutto da scrivere

Settimane e mesi di particolari per l’Inghilterra. Mesi di Nations League e nemmeno vetrina e Lega A, dopo la retrocessione dell’annata passata. Inghilterra in piena transizione Carsley: futuro tutto da scrivere. Doppio Europeo perso in finale, fine della pluriennale era Gareth Southgate, qualcuno che ha riportato i Tre Leoni a giocarsi i massimi traguardi ma senza raccoglier mai qualcosa di importante, attaccato da stampa e critica per espressione calcistica latitante ma senz’altro qualcuno che ha restituito voglia di far parte e condividere uno spogliatoio per tanti anni, soprattutto a cavallo tra Capello e Hodgson, decisamente tossico.

 

Lee Carsley: un irlandese al timone dei Tre Leoni

La scelta del momento è come noto ricaduta su Lee Carsley, storico centrocampista Premier del primo decennio 2000, promosso da commissario tecnico dell’Under 21 alla Tre Leoni dei grandi, i senior, per traghettare nei mesi autunnali l’Inghilterra che sogna comunque e ancora il grande nome. D’altronde il comunicato diramato ad agosto parla di soluzione temporanea; ma lui chissà, sogna in fondo di completare la definitiva promozione seguendo lo stesso del predecessore, proprio Southgate. L’aspetto particolare, quello più mediatico, è quella sua cittadinanza irlandese: cuore trifoglio, non canta God Save The King. E questo, un popolo come quello inglese, difficilmente lo apprezza.

Scelte e convocazioni

E storia dei destini è che il debutto della sua Nazionale in piena transizione è avvenuto proprio in Irlanda: dal 2-0 a Dublino al 2-0 di ieri sera, capolista del proprio raggruppamento in Lega B, ad avvicinare il futuro ritorno in Lega A. Gare chiaramente tecnicamente abbordabili che l’Inghilterra non ha fatto fatica a portarsi a casa, bottino pieno. Inghilterra in piena transizione Carsley: futuro tutto da scrivere. Novità introdotte? Ben poche, gran blocco che resta lo stesso, ritorni di Maguire e Grealish ma esclusione mediatica di Walker, reo secondo Carsley di non esser entrato ancora in condizione. Quel che salta all’occio, e forse logisticamente non poteva esser altrimenti, diventa la promozione di alcuni suoi prodotti, lanciati e cresciuti nell’Under 21: su tutti Madueke, freccia dell’arco Chelsea, lo stesso Livramento e la scommessa ieri tra i super protagonisti Angel Gomes, ragazzo d’origini portoghesi in forza al Lille nel tempo davvero cresciuto in maniera importante in Ligue 1. A differenza di Southgate, una convocazione questa che palesa una maggior apertura al fronte estero.

Futuro tutto da scrivere

Col 2-0 di ieri sera alla Finlandia nella notte delle onorificenze di capitan Kane, giunto alla sua centesima presenza coi Tre Leoni, celebrato e omaggiato da tutto Wembley in maniera emozionale assieme alla sua famiglia, si chiude il percorso settembrino britannico e si guarda alle partite di ottobre e novembre. Gare abbordabili ma Carsley cercherà di giocarsi le sue chance. Le prime gare cruciali scatteranno ad anno nuovo: a marzo inizierà il cammino di qualificazioni verso i Mondiali 2026. Per questo, a meno di sorpresone o ribaltamenti, difficilmente la Football Association eleggerà il nuovo manager nei mesi autunnali. Con tutta la probabilità la transizione durerà quindi fino ad anno nuovo. In parole spicciole, hanno scelto di prendersela comoda. I sogni restano sempre Klopp e Guardiola, iconografie Premier, col buon Pep forse giunto al suo ultimo anno di Manchester, ma comunque indisponibile fino a giugno. Per Jurgen il discorso sarebbe differente: un sogno già più realizzabile dai mesi invernali. Sullo sfondo resta Potter ma non più Pochettino che, ignorato dai vertici FA, ha scelto esperienza di vita USA. Senza mai dimenticare Eddie Howe, ma anch’esso sotto contratto e in pieno progetto Newcastle. Non vanno minimamente escluse candidature a sorpresa: tempo di mesi, tutto può cambiare.
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