Per la prima volta nella storia l’Italia ha schierato titolari 5 giocatori nati il 2000. Il fattore è stato determinante. Partiamo da Moise Kean: il suo ritorno in azzurro, con il timbro decisivo, ha riportato entusiasmo a un calciatore che, dopo qualche stagione negativa e all’insegna degli infortuni, si sta ritrovando, tra la Fiorentina e la maglia azzurra.
Raspadori sa sempre come farsi trovare pronto e ieri ha creato situazioni interessanti tra le linee. Del 2000 è anche Tonali, che ha confermato a pieni voti la super-prestazione di Parigi, fornendo impulsi di forma e sostanza alla manovra della Nazionale. Bellanova ha tentato qualche incursione offensiva, Ricci (classe 2001) ha impostato con buona precisione.
L’Italia riparte da queste pedine: tra certezze e prospettive. Il volume di lavoro è interessante e da coltivare con costanza. Spalletti sa come si fa e la nuova identità appare più solida.
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