Il campione altoatesino ha vinto il suo secondo Major stagionale battendo in finale Taylor Fritz: c’è l’annuncio della leggenda azzurra
Il braccio non trema, il polso nemmeno. La testa, nemmeno a dirlo, ha funzionato più che mai nei momenti decisivi del match. Jannik Sinner non ha fallito l’appuntamento con la storia, laureandosi campione degli Us Open nella sua prima finale in carriera sul cemento di New York.
Una partita dura, quella giocata contro il padrone di casa Taylor Fritz, ma portata a casa in tre set grazie alla solita tenuta mentale da cyborg che gli ha consentito di alzare il livello quando l’incontro lo richiedeva. Ecco che allora, primato dopo primato, record su record, l’altoatesino ha abbattuto altre barriere che lo separavano da una storia di cui ormai è grande protagonista.
Basti pensare che a 23 anni Jannik è ora il più giovane nell’era Open a vincere Australian Open e Us Open in una singola stagione. Il numero uno del mondo è diventato oltretutto il primo italiano a vincere due Slam in singolare nello stesso anno e il primo a vincerne due nell’Era Open.
Ciliegina sulla torta, gli oltre 11mila punti accumulati nel ranking ATP a questo punto della stagione: una soglia pazzesca condivisa, da quando esiste l’attuale sistema di punteggio varato dall’ATP, con leggende del calibro di Federer, Djokovic, Nadal e Murray. E con soli altri tre tennisti capaci di raggiungere un simile punteggio.
Altro incredibile dato statistico è poi quello che ha visto l’azzurro vincere ben 23 partite in tornei del Grande Slam in una singola stagione: anche qui Jannik è in compagnia dei Fab Four nell’incredibile striscia di match vinti al meglio dei cinque set.
Nel corso del suo editoriale scritto per ‘La Gazzetta dello Sport’, Paolo Bertolucci, una delle leggende del tennis azzurro, ha incensato il campione di San Candido dopo l’ultima memorabile impresa. Il 73enne toscano ha sottolineato la grandezza del leader incontrastato del ranking mondiale, lanciandosi in un’affermazione certamente condivisa dai tanti fans del campione italiano.
Nonostante le avvisaglie dello scorso autunno Bertolucci mai si sarebbe aspettato di vivere un 2024 così scoppiettante e significativo. “Gli enormi progressi mostrati in questa fantastica annata permettono a Jannik di entrare nella cerchia dei grandissimi e di iniziare a fare paragoni senza rischiare di essere irriverenti”, ha esordito.
“Abbiamo un campione a tutti gli effetti, che tutto il mondo ci invidia. Siamo noi che dobbiamo gustare insieme a lui il piacere del successo. Il merito principale di questo ‘boom’ non può che essere ascritto a Jannik, che dopo aver conquistato la prima posizione a livello mondiale non si è limitato solo a difenderla, ma ha spinto sull’acceleratore, distanziando ancor di più i diretti avversari attraverso successi ottenuti su superfici differenti“, ha concluso il campione di Davis nell’anno di grazia 1976.
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