Il campione azzurro ha superato anche l'ostacolo Medvedev (Ansa Foto) - sportitalia.it
Nei giorni scorsi al termine di una partita da montagne russe, il campione azzurro si è imposto su Daniil Medvedev in quattro set: il rivale è delusissimo
Finale anticipata doveva essere, ma finale anticipata non è stata. Per lo meno rispetto a quello che i due campioni avrebbero potuto far vedere sul campo. Sebbene con inevitabili enormi differenze nel giudizio sulle due prestazioni (Jannik Sinner ha sostanzialmente annichilito Daniil Medvedev nel primo e terzo set, per poi piazzare il break decisivo intorno alla metà del quarto parziale) la sfida tra l’azzurro e il russo non è stata all’altezza di parecchi precedenti tra i due.
Oltre a contraddistinguersi per un andamento come detto abbastanza altalenante del match, la partita è vissuta sui tanti, troppi, errori non forzati, con una netta prevalenza – anche qui è doveroso sottolinearlo – del moscovita nel conteggio.
Stranamente poco paziente, incline ad alternare buone accelerazioni a diritti ma soprattutto, udite udite, rovesci sparacchiati in corridoio dopo pochi scambi, il finalista agli ultimi Australian Open si è consegnato alla ragnatela che il suo avversario aveva tessuto per lui. Nervoso, impreciso, preoccupato, Medvedev non ha affatto fornito la miglior versione di sé. Lo stesso giudizio del tennista sulla sua prestazione, e su quella del rivale, ha lasciato di stucco i giornalisti intervenuti nella conferenza stampa post-match.
“Ci sono stati tanti errori oggi. Sono cose che succedono nel tennis e non sappiamo il motivo. Jannik sta giocando bene e conosciamo il suo tipo di palla, ma non ho una risposta su ciò che è accaduto“, ha esordito il russo.
“Il primo set è stato orribile, anche più del terzo, nel secondo set le cose sembravano andare meglio, poi lui ha risolto i suoi problemi e le cose gli sono andate bene. Per me non è stata la mia migliore giornata ma neanche lui ha giocato bene, gli è mancato qualcosa ma ha vinto“, ha detto il numero 5 del mondo sottolineando anche molto onestamente come nemmeno il suo avversario abbia giocato la sua miglior partita.
Nella sua chiacchierata con la stampa il giustiziere di Novak Djokovic nella storica finale, sempre a New York, del 2021, ha anche ammesso un certo nervosismo emerso durante il match. Sembrano davvero lontani i tempi in cui il russo dominava l’azzurro vincendo consecutivamente sei dei primi sei incroci tra i due. Ora il parziale dice 7-6 per Medvedev, con Sinner che si è imposto in ben 6 delle ultime 7 sfide.
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