Nelle parole di chi è stato recentissimamente battuto da Sinner è arrivata la sentenza: Jannik è stato definito ‘irreale’
Il pubblico assiepato sugli spalti dell’Arthur Ashe Stadium, in larga parte schierato con l’idolo di casa, ad un certo punto non ha potuto esimersi dall’alzare in piedi ad applaudire. Incredibile la prestazione di Jannik Sinner al cospetto di Tommy Paul nel big-match degli ottavi di finale proposto dalla parte alta del tabellone.
Nell’àmbito di una partita che per due set è stata davvero equilibrata – il numero uno del mondo l’ha spuntata solo al tie-break nei primi due parziali – il tennista altoatesino si è riservato il meglio proprio nelle battute conclusive delle prime due partite. Recuperi favolosi, traccianti di diritto, lungolinea di rovescio, serve and volley in controtempo.
Jannik non si è fatto mancare nulla in un repertorio che appare sempre più completo. Incontro dopo incontro. Torneo dopo torneo. E anche record su record visto che, raggiungendo i quarti di finale agli Us Open, l’azzurro ha raggiunto i soli 7 tennisti capaci, prima di lui, di arrivare almeno al terzultimo atto di ogni Major nel corso di una singola stagione. Mostruoso.
E dire che Tommy Paul ha giocato il solito grande tennis fatto di variazioni di ritmo, di improvvise accelerazioni, il tutto condito da una condizione fisica invidiabile: tutto questo non è bastato non solo per vincere, ma neppure per strappare un solo set al ‘cannibale’ della Val Pusteria.
Nella consueta conferenza stampa seguita al match di ottavi di finale tra lui e il fuoriclasse azzurro, lo statunitense aveva parlato a lungo dell’andamento dell’incontro, soffermandosi poi sulla grande capacità di Jannik di giocare al meglio i punti importanti. Focalizzandosi poi su un’altra qualità decisiva nell’averlo reso, com’è ormai dallo scorso 5 giugno, il numero uno del mondo.
“Credo che l’ultima volta che l’ho affrontato fosse quando stava cominciando a crescere. O forse lo aveva già fatto, ma comunque vinse il suo primo Masters 1000 in quella settimana, battendomi in semifinale. Ha giocato un tennis super veloce. Oggi si è aggrappato al servizio nei punti importanti“, ha esordito il 27enne americano.
“Fa quello che fanno tutti i migliori giocatori al mondo. È irreale, colpisce la palla con grandissima qualità ogni volta che la tocca con la sua racchetta. Questo lo rende diverso”.
Infine non è mancato un paragone con Alcaraz: “Rispetto ad Alcaraz, non lo so. Penso che Carlos voglia entrare di più e giocare a tutto campo, ma Sinner è il miglior colpitore del circuito“, ha concluso Paul.
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