In casa Milan tengono banco i casi Theo e Leão, Giorgio Furlani ha provato a spegnere il fuoco, ma non basta. E alla pausa il Milan si ritrova nelle retrovie della classifica con appena 2 punti in tre partite. Un magro bottino del quale i rossoneri non possono che dispiacersi e amareggiarsi. Ma c’è un evidente motivo per cui la squadra rossonera non riesce ad incidere: la difesa non funziona.
Numeri alla mano il Diavolo ha la peggior difesa del campionato. Sei le reti subite in queste tre gare di avvio di stagione. Media perfetta e rispettata: due gol subiti dal Torino, due dal Parma e due dalla Lazio. E dopo i problemi dello scorso anno non può certo essere un caso.
Milan, il pressing non funziona
Come lo scorso anno il Milan sembra non avere un “piano di riserva”. Quando alla squadra rossonera viene meno l’apporto della pressione offensiva, si scopre irrimediabilmente. E con la difesa alta spesso subisce le imbucate, sia laterali che centrali. Un problema non da poco perché riguarda soprattutto l’organizzazione del collettivo. Non si tratta di una questione di uomini.
Se contro il Torino c’era una linea difensiva già ampiamente collaudata, contro Parma e Lazio Fonseca ha inserito le novità Pavlovic ed Emerson Royal, e dato una chance a Terracciano. All’Olimpico si è visto anche Fofana, ma forse era troppo presto per aspettarsi un apporto decisivo dietro. Ecco dunque che Paulo Fonseca dovrà fare il possibile per capire dove sta il problema. E soprattutto come risolverlo.