La McLaren è stata messa con le spalle al muro. Dopo Monza arriva la clausola per Piastri, cambia tutto anche con Norris
La McLaren è senza dubbio la vera sorpresa di questo mondiale di Formula 1. Già nel finire della scorsa stagione, la scuderia inglese aveva mostrato notevoli passi in avanti con miglioramenti che hanno potenziato la monoposto fino a farla diventare seconda forza del campionato.
Un lavoro incessante nella scuderia di Woking che ha permesso alla monoposto arancione di impensierire addirittura la Red Bull in questo Mondiale. I nuovi aggiornamenti portati in pista, a partire dall’ala anteriore oggetto di critiche ma giudicata regolare dalla Fia, hanno ridotto sensibilmente il gap dalla vettura anglo-austriaca.
Anzi, sembra addirittura più veloce. Negli occhi degli opinionisti e degli appassionati vi è la facilità con cui Norris e Piastri effettuano sorpassi grazie alla stabilità della monoposto “sverniciando” anche la stessa Red Bull e provocando le ire di Max Verstappen, poco abituato ad avere un rivale degno. Nella classifica piloti sono 62 i punti di distacco tra l’olandese e Norris (303 per Max 241 per l’inglese), che pure ha sprecato molte opportunità per avere un distacco più esiguo mentre Piastri è quarto nella generale con 197 punti. Nella Costruttori, invece, sono sei le lunghezze di distacco (446 a 438).
Se la McLaren sembra stia viaggiando ad un ritmo indiavolato, tale da poter sognare addirittura di poter vincere entrambi i campionati, non mancano i dissidi interni potenzialmente esplosivi. Norris e Piastri, infatti, proprio nell’ultimo Gran Premio disputato a Monza hanno lottato tra loro con l’australiano che, appena si è verificata l’occasione, ha sorpasso alla seconda chicane il compagno di squadra.
Il Team Principal Andrea Stella – ex ingegnere della Ferrari – ha ricordato ai due “la regola della papaya”, quella cioè di lavorare in sinergia per il bene della scuderia e non del singolo pilota. Eppure Nico Rosberg, Campione del Mondo nel 2006, ne è sicuro. Al posdcast “Sky F1”, ha sostenuto come Piastri si sia guadagnato una sorta di clausola speciale dopo il secondo posto a Monza.
Una sorta di contratto da pilota numero 1 che, di fatto, gli darebbe ampia libertà alla guida: nessun dovere di scuderia nell’aiutare Norris e fungere, così, da secondo per aiutare il compagno a vincere il Mondiale. D’altronde, con otto Gran Premi e tre Gare Sprint da disputare ancora, lo steso pilota australiano è in corsa per il titolo iridato.
Possibile, quindi, che i due piloti della McLaren si possano togliere punti a vicenda o comunque darsi battaglia magari favorendo lo stesso Verstappen: di certo c’è che la scuderia di Woking avrà due piloti per il Mondiale, un obiettivo ormai concreto.
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