L’annuncio della FIA, arrivato nelle scorse ore, è decisamente clamoroso: l’intervento è un chiaro messaggio a Red Bull e Ferrari
Il passo in avanti di Mercedes e specialmente McLaren, da settimane a questa parte, ha fatto storcere il naso a gran parte del paddock riguardo all’improvviso incremento delle prestazioni dei due top team. Un cambiamento talmente radicale da finire nell’occhio del ciclone.
L’ala anteriore della vettura della Scuderia di Woking rimane un tema caldo, che weekend dopo weekend viene trattato con estrema cura e attenzione e ricorre nei pensieri di alcune squadre come Red Bull e Ferrari che proprio non riescono a capacitarsi degli aggiornamenti miracolosi portati in pista da McLaren a partire dal GP di Miami. Un weekend che, di fatto, ha cambiato le carte in tavola in Formula 1.
L’alettone della McLaren viene considerato ai limiti regolamento, eccessivamente flessibile e quindi non propriamente in norma con i paletti – apparentemente stringenti – imposti da anni dalla FIA. Christian Horner nel weekend di Monza ha detto la sua, in maniera schietta e diretta come consuetudine. Il Team Principal della Red Bull è stato chiaro: “Le regole sono chiare, penso che a questo punto la FIA abbia un problema”, il riferimento del manager britannico sulla questione McLaren.
Gli ha fatto eco Frederic Vasseur: il Team Principal ha mostrato l’intenzione di parlare della vicenda con Nikolas Tombazis e con la Federazione. Poche ore fa, però, la FIA è arrivata ad una conclusione che – in parte – non farà affatto piacere a Red Bull e Ferrari.
Perché al momento pare proprio che non vi sia alcuna violazione delle regole riguardanti l’impostazione dell’ala anteriore adottata da Mclaren: “La FIA esamina le ali anteriori ad ogni evento attraverso numerosi controlli. Attualmente tutte le ali anteriori sono conformi al regolamento del 2024. Dal GP del Belgio la FIA ha acquisito ulteriori dati”. Si parla di videocamere, non quelle ufficiali della FOM, che hanno ripreso l’attività dell’ala anteriore per capirne l’eventuale irregolarità.
La FIA ha parlato anche di controlli che si protrarranno fino a Singapore, ritenendo però che “nessun componente è infinitamente rigido”. Da qui alla prossima stagione, però, non è affatto detto che le cose non cambino. Anzi. La FIA pare infatti orientata a regolamenti ancora più stringenti: “La FIA ha il diritto di introdurre nuovi test in caso di presunte irregolarità. Non sono previste misure a breve termine ma stiamo valutando la situazione in ottica di medio e lungo termine“.
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