Atalanta, 10 giorni per rimettersi in carreggiata

L’Atalanta ha chiuso questo primissima parte di campionato con soli tre punti rispetto ai nove a disposizione. Pochi rispetto alle aspettative che c’erano nei confronti dei nerazzurri. Pochi sicuramente anche nella testa di Gian Piero Gasperini che, dopo la vittoria dell’Europa League sperava in un avvio di annata diverso. L’idea, nemmeno troppo celata, era quella di alzare l’asticella degli obiettivi della sua squadra. Di fatto, invece, la Dea comprendendo anche la partita di Supercoppa contro il Real Madrid ha incassato 3 ko e prodotto un solo successo.

Batosta ripetuta a San Siro e difesa “corta”

Per chiudere questo prima parte di stagione ufficiale, l’Atalanta si è “regalata” una serata da incubo a San Siro contro l’Inter. Un 4-0 rifilato dagli uomini di Simone Inzaghi alla formazione di Gasperini, assolutamente impronosticabile. Un risultato che ripete rispetto alla scorsa stagione e che non è imputabile solamente alla superiorità della formazione interista, ma anche in un problema di collettivo.

Anche perché Gasperini ancora non ha potuto schierare la difesa come avrebbe voluto e sta faticando anche ad inserire le novità. Il tecnico di Grugliasco ha temporaneamente bocciato Ben Godfrey, è alle prese coi problemi fisici di Toloi, Kolasinac e Djimsiti, attende Scalvini ed è costretto ad utilizzare ancora De Roon in difesa.

Atalanta condizionata dalle situazioni di calciomercato?

Difficile dire chi o che cosa non abbia funzionato nella formazione bergamasca. L’impressione, da questo avvio del campionato, è che la formazione di Gasperini abbia risentito non solamente dal punto di vista tecnico dei casi Lookman e Koopmeiners. Non una giustificazione, ma una spiegazione di ciò che sta accadendo. Anche perché i due sono comunque stati ben coperti in campo e ben sostituiti nella rosa.

Gestione cookie