Dopo la meravigliosa vittoria a Monza, si aprono interessati prospettive per Charles Leclerc: tifosi della Ferrari in ansia
“Nemo propheta in patria‘, dicevano i latini. “Nessuno è profeta in patria”, ossia occorre cercare lontano da casa quella gloria che invano si rincorre nel proprio Paese natale.
Neanche i campioni dello sport sfuggono a tale destino. Non si contano, infatti, le stelle dello sport che hanno avuto la loro consacrazione all’estero o che in Patria non hanno saputo ripetere quanto di straordinario realizzato all’estero. Tutti tranne uno: Charles Leclerc.
Il monegasco del ‘Cavallino Rampante’ finora ha piazzato l’acuto vincente due volte. Dove? Nel Gran Premio di Monaco, dove è nato e risiede, e in quello d’Italia a Monza, il Gran Premio di ‘casa’ per la Ferrari bissando così il trionfo nel 2019. Una fantastica vittoria che, oltre ad aver mandato in delirio la ‘marea’ rossa che ha invaso il circuito brianzolo, apre interessanti prospettive per il monegasco della Rossa di Maranello per il prosieguo della stagione.
Mondiale Formula 1, Leclerc può pensare in grande
Da tempo immemore non si assisteva a un Mondiale di Formula 1 così equilibrato e avvincente. La crisi tecnica in cui è sprofondato la dominatrice assoluta delle ultime stagioni, la Red Bull, ha aperto la strada a vari inseguitori che si alternano alle sue spalle. Max Verstappen, che non vince dal Gran Premio di Spagna, ha visto ridursi a 62 punti il suo margine su Lando Norris che a sua volta ha 24 punti di vantaggio su Leclerc.
Ebbene se, almeno aritmeticamente, non si può considerare fuori dai giochi per il titolo l’inglese della McLaren, analogamente non si può tagliare fuori chi rispetto a Norris è a meno di una vittoria (25 punti) di distanza. Naturalmente, i punti non sono l’unico aspetto da prendere in considerazione: la McLaren sembra ancora più veloce e performante della Ferrari sebbene gli aggiornamenti presentati a Monza le abbiano fatto fare un evidente un passo in avanti. Dunque, Leclerc può davvero pensare in grande?
In calendario ci sono ancora otto Gran Premi a cui vanno aggiunte anche tre gare Sprint per 232 punti in totale in palio. Leclerc per laurearsi campione del mondo dovrebbe recuperare a Verstappen in media quasi 11 punti (10.75, per la precisione) a gara mentre per superare Norris gli sarebbe sufficiente rosicchiargli tre punti a Gran Premio. Il vero ostacolo è il fatto che Leclerc non è arbitro del proprio destino visto che pur vincendo tutti i Gran Premi, con annesso il giro veloce che regala un punto, e tutte le Sprint Race non avrebbe la certezza di conquistare il titolo iridato.
Ovviamente sono discorsi puramente teorici anche perché al momento è estremamente difficile immaginare un pilota in grado di fare l’en plein di vittorie nelle ultime 8 tappe del Mondiale. Quindi, addio sogni di gloria per Leclerc e la Ferrari? Calma. Proprio l’avvicendarsi di diversi driver sul gradino più alto del podio autorizza a pensare che ottenere consistenti guadagni di punti in ogni gara non sia affatto impossibile. La Ferrari e Leclerc, quindi, non hanno nulla da perdere e poi sognare non costa nulla e, di certo, i tifosi della Rossa di Maranello dopo il sogno a occhi aperti vissuto a Monza non vogliono smettere di sognare.