L’avvio della stagione del Milan è stato un vero disastro. L’illusione della tournée estiva con le vittorie su tre big europee è svanita in un batter d’occhio, lasciando la sensazione di una squadra incompleta e inadeguata a competere a certi livelli. Dopo la sosta Paulo Fonseca rischia di essere già a rischio esonero dal Milan e deve assolutamente cambiare passo.
Il cambio di passo transiterà dalla capacità del Milan di lavorare di gruppo per migliorare anche la fase di non possesso. In questo senso, il rientro di Alvaro Morata, anche se non direttamente collegato, potrebbe aiutare la squadra rossonera a fare quel passo avanti che ancora manca.
Morata, attaccante, bomber, primo difensore e uomo squadra
Il titolo del paragrafo è lungo, assegna a Morata tanti ruoli diversi. Tuttavia, sono ruoli che Alvaro è stato in grado di svolgere alla grande in diverse fasi della sua carriera. Attaccante lo è sempre stato, fin dagli esordi giovanili nel Real Castilla. Poi è diventato un bomber. Lo sanno bene i tifosi della Juventus che hanno goduto della sua capacità di essere decisivo quando conta. Poi col passare degli anni, l’evoluzione del calcio e la necessità di essere all’altezza del ruolo di centravanti titolare della Spagna, ha migliorato la sua lettura delle situazioni di pressing alto, diventando quindi “primo difensore”.
Infine, col passare degli anni, dell’esperienza e degli allenatori che lo hanno temprato come leader: da Allegri a Simeone, per citarne due, Alvaro è diventato un uomo squadra. Le dichiarazione nel post gara col Torino spiegano abbondantemente quando Morata abbia compreso il peso della maglia che veste. Lo sa, perché in estate ha avuto il compito altrettanto pesante di essere numero 9 e capitano della Spagna e con la Nazionale ha vinto l’Europeo. Perciò dalla sua capacità di trascinare e fare collettivo, il Milan e Fonseca sperano di poter ripartire.