Spalletti le colpe se le è prese tutte: “Ho trascorso una brutta estate, bruttissima” – le sue parole ieri in conferenza stampa, per poi spiegare che “mi sento responsabile di ciò che è successo. Tutto ciò che mi succede intorno dipende sempre da me al 100%, ora do un 1% anche ai miei collaboratori ma i giocatori sono esentati da questa responsabilità”.
Quello del commissario tecnico della Nazionale sembra un atteggiamento che sembrava indispensabile per poter davvero voltare pagina. Il gruppo che si ritrova ad allenare è alle prese con il trauma di un’estate nella quale ha fornito un pessimo spettacolo ad un Europeo, durante il quale le critiche sono piovute da ogni dove. L’atteggiamento da parafulmine di Spalletti dunque serve anche per poter ripartire nel modo giusto, scaricando un po’ di pressione dai giocatori.
Ora subito la Francia in Nations League, si fa dunque sul serio. Si riparte con un’indicazione chiara: Spalletti vuole puntare sul 3-5-2 o 3-4-2-1 come sistema di gioco, modulo fra l’altro nel quale il famoso blocco-Inter potrebbe trovare la sua naturale collocazione. Ecco poi alcuni volti nuovi: da Kean, che ha ritrovato il gol con la Fiorentina, a Ricci, Brescianini, Okoli e pure Tonali, figliol prodigo di ritorno dopo quanto successo.
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