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Fiorentina, Adli si presenta: “Non mi interessano le statistiche. Voglio vincere”

Arrivato alla Fiorentina a pochi giorni dalla fine del mercato dal Milan, Yacine Adli è stato presentato all’interno della sala stampa “Wind3 Media Center” del Viola Park.

Fiorentina, Adli sull’addio al Milan e l’arrivo a Firenze

Perché hai lasciato il Milan per la Fiorentina?
“Quando sono tornato a Milano i dirigenti mi hanno detto che loro avevano bisogno di vendere e che sarei stato messo sul mercato. Dovevo preparami a una nuova squadra e quando è arrivata l’opportunità di venire a Firenze, in un progetto ambizioso, sono stato convinto subito”

Cosa ti aspetti da questa avventura a Firenze?
“Voglio pensare solo al campo e crescere. Qui c’è un allenatore forte ed una squadra forte. Qui c’è un progetto in cui posso crescere e in cui si può vincere”.

Cosa ti ha convinto di Palladino?
“Il Mister ha fatto vedere già a Monza diverse caratteristiche di gioco. Adesso vediamo il suo lavoro. C’è bisogno di tempo perché sono cambiati di gioco ma penso che la squadra crescerà tanto”

Sulle sue caratteristiche

Sul suo essere leader.
“Per me viene naturale essere un uomo spogliatoio e cercherò di aiutare come posso, sia dentro che fuori dal campo. Se posso dare qualcosa lo farò senz’altro

Qual è la tua posizione?
“Mi piace giocare a calcio. Sono un centrocampista che può giocare ovunque. In questo nuovo modulo mi vedo tra i due”.

A chi ti ispiri?
“Cerco di non paragonarmi a nessuno. Sousa mi paragonò a Zidane ma stiamo parlando di uno dei più forti della storia. Penso di essere un centrocampista atipico: perché ho passo e qualità. Punto ad essere una figura di riferimento con la palla tra i piedi. Detto questo sono giovane e punto a migliorare. Sono qua anche per questo”.

Sugli obiettivi con la Fiorentina

Quali sono gli obiettivi tuoi e della squadra?
“Sono arrivato da poco ma penso che vogliamo tutti vincere e dare il massimo per questo club e i nostri tifosi. Dobbiamo sempre puntare in alto, anche se in Serie A ci sono squadre forti dobbiamo prenderci il nostro spazio, guardando partita dopo partita e lavorando forte. Ora dobbiamo conoscerci meglio e ambientarci. Non è ancora il momento di pensare cosa faremo a fine stagione ma a cosa faremo partita dopo partita”.

Quali margini di miglioramento pensi di avere?
“La Serie A fa crescere tanto se arrivi dall’estero, perché tatticamente molto difficile. Qua si diventa più completi dopo qualche anno. Io mi sento migliorato rispetto a quando sono arrivato. Pioli mi ha fatto lavorare sulla fase difensiva, ma posso ancora crescere in fase di non possesso”.

Quanto è importante la continuità di gioco?
“È fondamentale avere continuità nel gioco e nelle performance. Voglio avere una stagione di riferimento e giocare più gare possibili, sempre ad alto livello”.

Sulla Nazionale.
“Voglio far vedere che posso giocare ad alto livello e se sul campo farò bene penso che Deschamps mi noterà. Lavorerò giorno dopo giorno”

Che contributo puoi dare alla fase difensiva?
“Per difendere bene dobbiamo tenere la palla. Più teniamo la palla meno dobbiamo difendere. Dobbiamo dominare le partite e essere aggressivi con gli avversari quando hanno la palla”.

Sul contributo in zona gol. 
“Mi va bene di fare zero gol e zero assist se vinciamo. Non sono fan delle statistiche: mi basta vincere”.

Su Pioli e gli ex Milan

Se Pioli gli ha detto qualcosa di Firenze.
“Sì, ho parlato con lui di questo ambiente e lui me ne ha sempre parlato bene. Ma io fin dal primo giorno sono sempre stato convinto di venire a Firenze. Poi è stato bellissimo iniziare la mia avventura qui con un assist… ma quello che conta è vincere le partite”.

Se si sente bocciato dal Milan e se spera di rinascere come suoi ex compagni.
“Non so se questa regola è sempre vera… io conto di far bene per me stesso e per il club adesso”.

Carlo Pozzoli

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