Arriva la sosta per le nazionali, che solitamente è un’occasione anche per fermarsi a guardare quanto fatto fino ad ora e trarre i primi bilanci. In questo caso, trattandosi di una sosta che arriva dopo appena tre giornate, non è possibile farne di veri e propri, ma sicuramente una prima idea si può già avere su chi sia più avanti degli altri.
Inter e Juve sì, ci sono.
Se si ripensa alle squadre che venivano candidate da critica e tifosi come le possibili aspiranti, Inter e Juventus hanno sicuramente rispettato le attese di una partenza in prima fila. Che non significa perfetta, in nessuno dei due casi, ma sicuramente davanti alle altre e non soltanto perché questo dice oggi la classifica. Imperfetta è stata l’Inter a Genova, dove aveva però mostrato di cosa è capace quando preme sull’acceleratore, per poi farsi male da sola. Con il Lecce è bastato il minimo sindacale, ma con l’Atalanta la prova è stata di manifesta superiorità. La Juventus d’altro canto a fornito due prove a dir poco incoraggianti contro Verona e Como, dov’è il morale è tornato alto insieme ai buoni propositi. Contro la Roma c’è stato un passetto indietro, ma bisogna anche pensare che siamo davvero nella fase embrionale di una stagione che sarà il lunghissima, tanto è vero che due giocatori bianconeri (Nico González e Kooomeiners) hanno fatto il loro esordio.
Napoli ringhia, Milan un cantiere
E poi? Poi c’è il Napoli di Conte che solo da pochi giorni ha accolto Lukaku, l’uomo dal quale il tecnico leccese vuole costruire la ripartenza azzurra. E il belga, uomo tanto grande e grosso quanto sensibile a questo tipo di fiducia, ha subito ripagato con il gol che ha propiziato la rimonta last-minute degli azzurri. E il Milan? Qui i buoni propositi rischiano di andare a farsi benedire, per una partenza tutt’altro che felice e le troppe chiacchiere fuori dal tema-campo, vedasi i vari Leao e Theo Hernandez che hanno fatto parlare più per quel siparietto del cooling break che per le gesta in campo.
Ci sono poi le varie Atalanta e Roma, altre possibili outsiders per la lotta tricolore. In entrambi i casi i movimenti di mercato in ruoli importanti impongono di dare tempo. Intanto è lecito incappare in scivoloni come quel 4-0 rimediato dalla Dea a Milano o allo stop brusco dei giallorossi in casa contro l’Empoli, vero neo di questa partenza al rallentatore di Dybala e compagni. Solo il tempo dirà se la strada sarà stata giusta, intanto non resta che aspettare di vedere cosa produrrà il lavoro di Gasperini e De Rossi.
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