Da Bennacer a Osimhen e Correa: alla fine sono rimasti. E ora?

Venerdì sera si sono chiuse le ultime operazioni, con tanti affari last-minute. Non tutti però sono andati come si pensava: c’è chi dopo tanti rumors è rimasto dov’era, magari controvoglia, oppure per propria scelta contro ogni aspettativa. Ricordando che c’è ancora una finestra aperta in particolare, quella dell’estero e dell’Arabia Saudita in particolare.

Vediamo i casi più noti:

– Victor Osimhen: né Al-Ahli, né Chelsea, alla fine il nigeriano è rimasto al Napoli in quello che era lo scenario peggiore per i partenopei ed anche per lo stesso giocatore, che ora vede davanti a sé lo spettro di mesi senza campo, dopo un’estate senza una vera pretendente che affondasse il colpo per lui.

– Ismael Bennacer: messo alla porta dal Milan, Atletico Madrid che Marsiglia si sono mosse, ma solo per prenderlo in prestito ed alla fine non se n’è fatto nulla. Con la Lazio era fuori proprio per ragioni di mercato, ora che succederà? Le piste sono sempre quelle dell’Arabia o del reintegro in rosa.

– Joaquin Correa: sarà la quarta punta che cercava Simone Inzaghi. E’ stato visto in panchina, è facile pensare che il tecnico piacentino stia pensando di usare anche lui, dato che c’è. Era stato accostato all’ultimo anche al Venezia, ma non se n’è fatto nulla. D’altronde, essendo in scadenza di contratto, per l’Inter avrebbe avuto poco senso mandarlo in prestito: tanto vale tenerlo. Insieme a lui, in nerazzurro è rimasto anche Eddie Salcedo, per il quale ci sono stati sondaggi non concretizzatisi.

– Sempre la squadra di Conte è stato fuori squadra Michael Folorunsho: alla fine il trasferimento alla Lazio non s’è fatto. Conte comunque, a differenza che per Mario Rui e Osimhen, lo ha inserito in lista per la Serie A. Proprio Mario Rui è l’altro caso fra gli azzurri: è fuori dalla lista di giocatori utilizzabili in campionato.

– Il suo caso è differente, dato che c’è stata una decisione del giocatore, ma alla fine è rimasto anche Paulo Dybala, deciso a continuare nella Roma rifiutando l’Arabia Saudita.

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