Lo US Open è ancora lontano dalla fine, ma il verdetto è già ufficiale: cambia la classifica per Sinner e Alcaraz
L’edizione 2024 degli US Open non è stata fin qui certo avara di notizie e straordinarie sorprese. Macchiata da una vigilia tormentata, in cui il mondo del tennis si è spaccato sul caso Sinner, ha regalato ai tifosi alcuni risultati decisamente impronosticabili. In particolare le sconfitte premature di Alcaraz al secondo turno e Djokovic al terzo turno. Due colpi di scena che avranno ripercussioni evidenti sul ranking.
Il primo grande verdetto di New York, di fatto, è uno solo: Jannik Sinner può dormire sonni tranquilli. Almeno per quanto riguarda la rincorsa di Carlos Alcaraz e quella, più difficoltosa, di Novak Djokovic. In questo momento entrambi sono lontanissimi da lui nel ranking ATP.
In attesa degli altri risultati e dell’epilogo di questo ultimo, scoppiettante, torneo dello Slam, sappiamo infatti già che entrambi saranno superati in classifica da Alexander Zverev, e potrebbero addirittura vedere sia il tedesco che l’altoatesino fuggire via in caso di lungo cammino all’interno del torneo. Cosa peraltro non improbabile, vista la caduta delle stelle di questa prima settimana.
Se a livello di ranking, quindi, le cose si stanno facendo molto interessanti, è nella Race che il verdetto è addirittura già definitivo. Ed è un verdetto che non può far sorridere un ‘cannibale’ come Alcaraz.
Alcaraz beffato, Sinner fugge via: il verdetto dello US Open non lascia scampo allo spagnolo
Dopo un’estate che ha avuto il suo acme in quella finale emotivamente sconvolgente alle Olimpiadi contro Djokovic, Alcaraz sembrava voler davvero voltare pagina. A New York si era presentato con la voglia, almeno a parole, di prendersi non solo un altro titolo dello Slam, ma anche il primo posto nella Race, per dimostrare a tutti che il miglior tennista di questo 2024 è stato lui.
Sarà stata però la tensione, o magari una giornata di appannamento, ma lo spagnolo si è fatto sorprendere al secondo turno da un giocatore modesto come l’olandese Botic van de Zandschulp, in grado addirittura di travolgerlo in tre set. Una beffa clamorosa che ha reso aritmeticamente impossibile il sorpasso nella Race tra lo spagnolo e l’azzurro. Sinner può dunque stare sereno, o quasi. In questo momento, infatti, c’è un solo giocatore che potrebbe ancora sorpassarlo in questa edizione del torneo di Flushing Meadows.
Sempre sottovalutato, ma sempre presente nelle fasi finali dei tornei più importanti, Zverev ha dimostrato fin qui di essere arrivato a New York in buone condizioni, e in questo momento è, di fatto, l’unico rivale di un certo livello per Sinner rimasto in piedi in questa edizione folle dello US Open.
Proprio lui che, tra l’altro, lo scorso anno frenò agli ottavi di finale la corsa di Sinner al titolo al termine di una sfida a dir poco rocambolesca. In questo momento tra i due la distanza è di circa 1200 punti. Non un divario banale, ma nemmeno impossibile da colmare per il tedesco.
Un obiettivo che, alla vigilia, sembrava quasi fuori dalla sua portata, mentre oggi deve diventare benzina per le sue ambizioni. Perché la sensazione è che per Sascha, già finalista a New York nel 2020, non ci sia stata mai occasione più ghiotta di poter sfatare il tabù Slam che ha fin qui imbrigliato la sua carriera.