A sorpresa arriva l’annuncio da pelle d’oca: Alex Zanardi e le Paralimpiadi di Parigi 2024. Fan al settimo cielo
Se Giochi Olimpici di Parigi 2024 vi hanno fatto emozionare e disperare (per alcune controverse decisioni arbitrali nella pallanuoto, nello judo e nella boxe), le Paralimpiadi di Parigi 2024 vi faranno commuovere.
Del resto, la delegazione azzurra, composta da 141 atleti, 71 uomini e 70 donne, che si cimentano in 17 delle 22 discipline presenti nel programma, è la più numerosa di tutte e di sempre nella storia italiana. L’obiettivo è migliorare le 69 medaglie di Tokio 2020, seconda migliore performance dopo gli 80 podi di Roma 1960, prima edizione delle Paralimpiadi.
E se Bebe Vio, Manuel Bortuzzo, Ambra Sabatini e Luca Mazzone – quest’ultimi due portabandiera durante la sfilata sugli Champs-Elysées, in occasione della cerimonia d’apertura, sotto gli occhi di un entusiasta Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del Ministro dello Sport, Andrea Abodi, e del Presidente del Comitato Paralimpico, Luca Pancalli – sono tanti gli atleti che meritano attenzione perché speciali sono anche le loro storie.
È il caso di Ana Maria Vitelaru, 41 anni, che a Parigi è iscritta alla gara su strada e alla crono in handbike. Ebbene, se è nella capitale francese a inseguire una medaglia lo deve al suo mentore, a una persona così speciale che continua a essere fonte d’ispirazione anche se la sua vita ha subito un brusco stop in conseguenza di un grave incidente. Stiamo ovviamente parlando dell’ex campione di Formula 1 e plurimedagliato paralimpico Alex Zanardi.
“Il mio essere lì – il 4 e 5 settembre – dimostrerà a chi è disabile come me che è possibile arrivarci. Che si può uscire allo scoperto, riprendere a vivere“, così esordisce nell’intervista concessa al magazine ‘IoDonna’ Ana Maria Vitelaru che a 17 anni, nel 2000, ha subito subito l’amputazione fino all’anca degli arti inferiori a causa di un incidente.
Eppure, non è stato per nulla facile per Ana Maria Vitelaru iniziare la carriera agonistica dal momento che le handbike sono molto costose. Era, quindi, sul punto di mollare, di rinunciare al sogno di possedere una handbike quando un incontro fortuito nell’autunno del 2027, all’ospedale “Rizzoli” di Bologna dove ero ricoverata per rifare le protesi, l’ha messa in contatto con Alex Zanardi, “il mio maestro, il mio mentore. L’handbike con cui gareggio è la sua“.
Questa toccante testimonianza di Ana Maria Vitelaru è solo l’ennesima conferma del fatto che, sebbene fisicamente impegnato in altre battaglie, Alex Zanardi è presente alle Paralimpiadi di Parigi 2024 in quanto idealmente al fianco di tutti quegli atleti che con il suo esempio ha incoraggiato a superare i limiti, fisici e mentali, della disabilità attraverso la pratica di una disciplina sportiva.
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