Mamma mia, da quanto tempo il calciomercato non era così tirato e intenso fino alla fine. Ridursi all’ultimo giorno non ha portato bene ai grandi affari: Sancho non è arrivato alla Juventus, Osimhen soprattutto è rimasto a Napoli, la Roma non ha avuto il suo difensore, la Lazio non ha chiuso Folonrusho. Una delle poche invece a dare il colpo di reni è stata la Fiorentina con Gosens. Ma prima c’era stata una sessione sontuosa, dove proprio Juve e Napoli hanno fatto l’iradiddio.
E allora ecco il pagellone del mercato, con una avvertenza importante: qui si giudica solo quanto si sia rinforzata una squadra, ché è quello alla fine che conta e che importa ai tifosi. Semplicemente quanto si è migliorati nel dare avere di giocatori, al netto delle cessioni. Non importano i prezzi, le economie, o chi hai trattenuto.
E dulcis in fundo, il mio pronostico sullo scudetto, ricordando che si è rivelato azzeccato in 21 degli ultimi 24 campionati.
ATALANTA voto 6
Tra le protagoniste in tutti i sensi, per tutto il tempo. Il mercato sarà esaltato oltre la sufficienza se le scommesse come Zaniolo saranno vinte, ma al momento restano scommesse. Perdere Koopmeiners ha tolto tantissimo, e anche in panchina l’apporto di Miranchuk, oltre ad altri come Musso e Hateboer. Ma è arrivato parecchio: Retegui su tutti, poi Samardzic e Brescianini, per non parlare del gran potenziale di Bellanova. Rimane forte, ma non esageriamo.
BOLOGNA voto 5.5
Potrei anche essere stato generoso. Occhio al terzino sinistro Miranda, potenzialmente esplosivo. Non trascurate Cambiaghi, e anche Iling Junior e la sua crescita. Spera in Dallinga. Ma Zirkzee, Calafiori e Saelemekers tutti via significa che per Italiano il compito sarà più difficile di quanto non fosse già.
CAGLIARI voto 5
Davvero poco quello che sposta. Fondamentale l’arrivo di Piccoli, ma le partenze di Oristanio e Nandez sguarniscono dal centrocampo in su.
COMO voto 6
In mezzo ai tanti nomi da playstation, il vero differenziale lo faranno in verità due giovani: se Nico Paz e Perrone esploderanno, allora il Como non sarà solo un fenomeno da calciomercato random.
EMPOLI voto 6
Poco vistoso, ma Viti può finalmente lanciarsi, Henderson è ingiustamente sottovalutato, e soprattuto è l’occasione in carriera per Sebastiano Esposito per diventare una realtà.
FIORENTINA voto 6
Ha mosso tantissimo in ogni direzione, e alla fine Gosens potrebbe davvero essere la differenza tra sufficienza e mediocrità. Francamente Kean è tutto da vedere che abbia un impatto, invece sì che Colpani e Gudmunsson spostano, come Gosens e pure Cataldi, e forse anche De Gea come si è visto in coppa. Ma ha anche perso Arthur, Bonaventura, Amrabat e soprattutto Nico Gonzalez.
GENOA voto 4.5
Perdere tutti assieme Josep Martinez, Gudmunsson e Retegui sarà una sfida di livello massimo di difficoltà per Gilardino, nonostante l’arrivo di Pinamonti.
INTER voto 6
Il vantaggio di aver fatto già tutto a marzo. O forse lo svantaggio. Taremi e Zielinski rendono il mercato sufficiente, il punto è che dopo non è successo niente altro di sostanziale. E’ vero che l’Inter era quella che necessitava di meno interventi, e soprattutto non ha perso nessuno, il che vuol dire solo aggiungere e non sottrarre nulla. Dettaglio che mantiene positivo il giudizio. Ma rimane quella sensazione di ciò che sarebbe potuto essere e non è stato, perché se solo Oaktree fosse subentrato a settembre e non a giugno, adesso Dybala avrebbe la maglia nerazzurra.
JUVENTUS voto 7.5
Ci ha tenuto compagnia per tutta l’estate, anzi di più visto che la telenovela Koopmeiners è partita da marzo. Giuntoli era andato a sbattere con il gioco al ribasso su Calafiori, ma poi si è ripreso alla grande, anche incassando. Tutti assieme: Di Gregorio, Douglas Luiz, Kephren Thuram, Nico Gonzalez, Francisco Conceiçao e Koopmeiners. Una intera squadra di livello. Ma ha anche perso Rabiot, Szczesny e Chiesa, che erano rendimento sonante. La Juventus lotta per il titolo di regina del mercato, ma attenzione perché la base era già alta dunque diventa anche una delle due favorite per lo scudetto. O la favorita assoluta?
LAZIO voto 4.5
E’ sicuramente un mercato di prospettiva necessario, vista la carta d’identità. E Tchaouna, Noslin, Dele-Bashiru, Nuno Tavares e Dia rappresentano un progetto. Però la stagione va giocata adesso, e questo potrebbe rendere la stagione un passaggio di transizione. Perché perdere tutti assieme Luis Alberto, Felipe Anderson e Immobile, e svuotare la panchina da Cataldi, Casale e Kamada, può essere traumatico.
LECCE voto 5
Siccome Corvino è bravo anzi bravissimo, allora la fa sempre più difficile. E quindi ovviamente scova giocatori che noi non conosciamo e alla fine ha quasi sempre ragione lui. La difesa però dovrà sopravvivere alle partenze di Pongracic e Gendrey.
MILAN voto 6.5
Un innesto interessante per reparto: Morata, Pavlovic e Fofana. Da verificare la capacità di incidere di Emerson Royal. E’ partito solo Giroud, ma non è una partenza da poco come già si è visto, soprattutto se non c’è Morata, perché Abraham è tutto da verificare. Ma la domanda principale che aleggia sul Milan è: davvero è stato un mercato migliorativo? Sì dai, non bisogna essere spietati. Ma quanto migliorativo se l’Inter era avanti anni luce, e Juventus e Napoli hanno fatto balzi da gigante? Hai voglia a prendertela con Fonseca se non gli risolvi le questioni a monte…
MONZA voto 4
Sarà una stagione di passione, intesa in senso religioso. Perdere in serie Colpani, Di Gregorio e anche Valentin Carboni vuol dire fare crollare il livello qualitativo della squadra. Non a caso nella formazione tipo non ci sono nuovi acquisti. Tenetelo in conto quando giudicherete Nesta.
NAPOLI voto 8
Grazie Napoli, che ci fai vivere mai un estate o un inverno noiosi, per un motivo o per un altro. Dal primo all’ultimo giorno. Anzi oltre, perché adesso c’è l’appendice di altri 3 giorni per capire se Osimhen se ne andrà ai tempi supplementari. Ma il mercato è sontuoso, Antonio Conte non ha giustificazioni di sorta. Mettiamoli in fila: Rafa Marin, Spinazzola, Buongiorno, David Neres, Lukaku, McTominay, Gilmour. Più Caprile, Cheddira e Folorunsho (forse) a rinforzare la panchina. E nessuno di importante ha lasciato, tranne Osimhen che pure non andasse in Arabia comunque non è stato inserito nelle liste Serie A! Ovvio, è un vero casino quello fatto con Osimhen. Un disastro economico. Ma tolto Lukaku per sostituirlo, tutto il resto è solo aggiunta.
La regina del mercato è il Napoli.
PARMA voto 6
La forza è stata trattenere tutti quelli che contavano, e puntellare l’attacco con Cancellieri e Almqvist, ma soprattutto mettendo Suzuki in porta.
ROMA voto 6
Si è mossa tantissimo, e ha molte situazioni irrisolte. Ma anche se a Roma sono imbufaliti, va però ricordato che sono arrivati Soulé, Dovbyk, Saelemaekers con un intelligente colpo di coda, Koné con un colpo di reni. E poi la scommessa Abdullhamid è intrigante, fu esplosivo ai Mondiali. Certo pur con tutte le critiche, l’anno scorso però Lukaku è significato rendita di punti, e rimangono dei dubbi di rosa. Ma forse si è troppo negativi.
TORINO voto 5
Praticamente è tutto nelle mani di Vanoli. Molto contorno, le perdite esiziali di Buongiorno e Bellanova, l’arrivo di Adams. Però per il resto è lavoro per il mister, perché sulla base il materiale non è migliorato.
UDINESE voto 4.5
Solita frittura con l’acqua. Le perdite di Samardzic, Nehuen Perez e anche Roberto Pereyra, impoveriscono drasticamente la qualità. Si spera in Alexis Sanchez. E soprattutto in mister Runjaic…
VENEZIA voto 6
Si scommette nella definitiva esplosione di Oristano. Ma più di tutto sulle capacità di Di Francesco, criticato ingiustamente per la retrocessione del Frosinone: perché guardate quanto ha fatto valutare giocatori che partivano essendo solo speranze, esattamente come quest’anno a Venezia.
VERONA voto 5.5
Ha saccheggiato la Salernitana, che in sé può sembrare controproducente, ma Kastanos è buona acquisizione, con Harroui e Mosquera. Sembrava non ci fosse nessun altro da vendere, ma Cabal, Noslin e il fine prestito di Folonrusho dimostrano che Setti qualcuno buono da vendere lo trova sempre.
E con questi voti, e questo mercato, a questo punto bisogna sputtanarsi e fare pronostici.
E la mia favorita per lo scudetto è la Juventus!
Ha eguagliato la varietà di opzioni dell’Inter: entrambe hanno due squadre, con due scelte per ogni posizione. La Juve non ha i picchi dell’Inter, ma ha la fame, nonché l’ordine implacabile di Thiago Motta. Il livello è molto simile, c’è altissima possibilità di lotta fino all’ultimo, con tutto quello che può conseguire quando si scontrano Inter e Juventus. Ma io vedo loro due molto incollate, e in verità anche il Napoli vicinissimo, ma con un livello medio di qualità leggermente inferiore soprattutto in difesa, quindi da ultimo gradino del podio. Ma non ha le coppe, e dunque può entrare in volata a tre.
La battaglia per l’ultimo posto in Champions (è altamente difficile che l’Italia ottenga di nuovo il quinto) vede quattro squadre secondo me allo stesso livello: Atalanta, Milan, Roma e Lazio. Esattamente in ordine, nel senso che vedo l’Atalanta davanti a tutti, ma cosa che sarebbe davvero clamorosa il Milan fuori dalla Champions. In verità peserà tantissimo il percorso e quanto si spenderà nel giocare la lunga Champions League, e allora attenzione perché Roma e Lazio potrebbero avvantaggiarsi, ma solo se faranno una scelta precisa: infatti il sorteggio di Europa League è stato tremendo, impossibile tenere il ritmo nelle due competizioni, per certi versi il loro calendario non è così distante da quello del Milan in Champions.
Si situano in una terra di mezzo Bologna e Fiorentina, con il Bologna leggermente avanti ma gravato ovviamente dallo sforzo nella grande competizione. Ma sulla carta dovrebbero restare fuori dalle coppe, e allora consiglio vivamente per poterci rimanere di puntare su Coppa Italia e Conference League.
La lotta per il decimo posto sulla carta vede Torino, Genoa e Udinese allo stesso livello, per quanto il Torino con qualcosa in più in rosa, e forse un grande allenatore, che potrebbe addirittura scalare fino all’ottavo posto oltre Bologna e Fiorentina: già così sarebbe un miracolo, più su sarebbero due miracoli.
Sopra la linea di galleggiamento della retrocessione, ma di poco, Monza, Udinese e Lecce, con vari deficit di rosa, e lì la differenza la farà l’allenatore. E salve ma con sofferenza Cagliari e Parma, che costruiranno il campionato sul rendimento casalingo.
Ultime tre Empoli, Como e Venezia. Che potranno anche togliersi belle soddisfazioni, ma che sulla lunga corsa di 38 giornate vedranno gravare ll loro vistoso gap tecnico. Sempre che a gennaio non arrivi una sessione sontuosa – sì Como, parlo di te.
Ma alla fine di tutto, è uno l’unico pronostico che conta: per me la favorita per lo scudetto è la Juventus, di pochissimo sull’Inter.
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