Ultimo giorno… o forse no? Le folli ore del deadlineday e i colpi di scena in vista. Osimhen è in copertina e da Londra non si arrendono

Se le premesse sono quelle delle folli 24 ore di mercato che ci siamo appena lasciati alle spalle, allora l’ultimo lunghissimo giorno si preannuncia come realmente memorabile.

L’uomo in copertina è per ovvie ragioni Victor Osimhen. Il centravanti del Napoli, uno dei più importanti attaccanti del globo, è sul punto di trovare un accordo soddisfacente ed immensamente remunerativo con l’Al Ahli. La proposta del club saudita, oltre allo stipendio da capogiro per i prossimi 4 anni, comprenderebbe anche la tanto agognata possibilità di svincolarsi con cifre ragionevoli a due anni di distanza da un eventuale accordo definito. Il tempo utile per chiudere questa trattativa, andrebbe fino al 2 di settembre, data di scadenza per i movimenti in entrata nella prima lega saudita.

C’è un immenso “ma” che ci terrà fino all’ultimo secondo incollati ai cellulari ed alla nostra diretta fiume dallo Sheraton, ed è rappresentato dalla volontà di partenza del nigeriano, mai nascosta nemmeno a Lee Congerton che da direttore dei sauditi sta portando avanti i contatti diretti.

Osimhen ha sempre messo la permanenza in Europa, nel calcio che conta, in cima alla propria lista delle priorità. Il Chelsea rappresenta al momento l’unico spiraglio realmente percorribile, e da Londra non accennano ad arrendersi forti della convinzione appena ricordata. I Blues hanno una questione economica interna da tenere monitorata, e negli anni precedenti hanno investito oltre ogni logica: non è escluso che riescano ad accontentare tutte le parti in causa cambiando il finale proprio nel momento in cui sta per essere scritto.

Un finale rivoluzionato è quello che ha caratterizzato la giornata della Roma, e di tutte le società in trattativa con i giallorossi. Il punto di partenza era la trattativa che difficilmente avrebbe trovato sbocchi con il Milan (sempre attento alla situazione Rabiot in caso di uscite) per lo scambio con conguaglio tra Abraham e Saelemaekers. Nelle stesse ore si svolgono le visite mediche di Kevin Danso, appena acquistato dal Lens per una cifra che tra parte fissa e bonus avrebbe sfiorato i 25 milioni di euro. Step tuttavia non superato, secondo quella che i francesi definiscono come “un’interpretazione” da parte dei medici giallorossi, con annesso comunicato dei transalpini che di fatto annunciano la permanenza Oltralpe del loro difensore centrale, con tanti saluti all’accoglienza trionfale nella Capitale di qualche giorno fa.

Di seguito arrivano le mosse di Ghisolfi, che da qualche giorno aveva trovato un accordo di massima sull’ingaggio con l’obiettivo per la mediana Manu Kone (come il Milan, che dovrebbe liberare un posto in lista), e che pone rimedio al mancato arrivo di Danso con un’altra operazione dall’esborso immediato ridotto. La annuncia Alfredo Pedullà nella diretta di ieri sera e riguarda Djalo, che arriva in prestito con diritto di riscatto dalla Juventus.

La grande incognita di giornata riguarderà dunque le eventuali mosse successive per la linea mediana, con Bove che resta in uscita, e con Manu Kone che resta in attesa di comprendere se quel tesoretto di partenza verrà investito sul suo cartellino (le evoluzioni polemiche lo lascerebbero intendere) per concretizzare gli accordi di cui sopra.

Altra telenovela conclusa è quella di casa Inter, e che ha portato alla fine dell’attesa per Tomas Palacios. Il “via libera” da parte della Federazione Argentina è arrivato dopo qualche ora di eccessivo panico percepito, e nella giornata di oggi l’argentino verrà annunciato come un nuovo calciatore di Simone Inzaghi. Il tutto mentre il tecnico dell’Inter, vista l’imminenza della sfida di cartello contro l’Atalanta, è totalmente proiettato sul campo. Al contrario del suo avversario di oggi Gasperini, che con le dichiarazioni eloquenti riguardanti Zaniolo ha lasciato intendere come un ultimo regalo nel reparto avanzato lo accoglierebbe molto volentieri. 

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