Alla fine Jannik Sinner ha detto la sua: il messaggio è così duro da lasciare di stucco. Ecco cosa ha riferito il numero 1 del tennis
L’imperturbabilità e la flemma sono tra le sue caratteristiche più peculiari. Jannik Sinner non si scompone mai, dentro e fuori dal campo. Anche quando piazza un colpo vincente non si lascia mai andare a esultanze eccessive. Al massimo agita il pugno stretto a mo’ di incoraggiamento. Del resto, il campione altoatesino sa bene che in campo la concentrazione è fondamentale tanto quanto la tecnica e la condizione fisica.
Anche nelle conferenze stampa il numero 1 del mondo non si lascia mai andare a dichiarazioni roboanti e sopra le righe. Poche ma ponderate parole che confermano la maturità di un ragazzo di 23 anni che, a dispetto della fama e dei soldi, non si è montato la testa ma rimane con i piedi per terra.
Ma anche la pazienza di Sinner ha un limite e così, dopo averne sentite di tutti colori, il campione di San Candido è sbottato: il suo messaggio, infatti, è talmente duro da lasciare di stucco.
Sinner: “Reazioni colleghi? Se ho qualcosa da dire a qualcuno lo faccio privatamente”
Come è noto, Jannik Sinner è stato assolto nel caso doping, scoppiato dopo la sua positività a due controlli lo scorso marzo durante il Masters 1000 di Indian Wells. Il numero 1 del ranking Atp si è visto riconoscere la sua innocenza dall’International Tennis Integrity Agency che, ai sensi dell’articolo 10.5 del Tennis Anti-Doping Programme lo ha scagionato per assenza di dolo dal momento che non ha ravvisato alcuna sua colpa o negligenza.
In pratica, si è trattato di una contaminazione involontaria: il suo ex fisioterapista Giacomo Naldi gli ha praticato un massaggio con la mano su un dito della quale aveva spalmato una pomata che contiene il clostebol, la sostanza proibita rinvenuta in tracce infinitesimali nelle sue urine, per cicatrizzare una ferita. Un’imperdonabile leggerezza che il fisioterapista e il trainer Umberto Ferrara hanno pagato con il licenziamento in tronco.
Ciononostante, la sua assoluzione continua a far discutere, soprattutto i colleghi di Sinner ai quali il numero 1 del mondo ha risposto per le rime: “Reazione degli altri giocatori? Ci sono state delle reazioni. Non posso davvero controllare cosa pensano o dicono gli altri. Io se ho qualcosa da dire a qualcuno lo faccio privatamente perché sono quel tipo di persona“.
Ben diversa, invece, è stata la reazione del pubblico: “Ero molto curioso. La risposta del pubblico è stata fantastica, anche quando è uscita la notizia. Ho ricevuto molto supporto durante gli allenamenti, sono molto felice anche se continua a non essere una situazione semplice“. Ma proprio con l’incondizionato supporto dei tifosi si getterà alle spalle questa brutta storia e così ai suoi colleghi risponderà (alla grande) solo su un campo da tennis.