Una rivelazione scioccante arrivata nelle scorse ore che riguarda Max Verstappen e la Red Bull: cospirazione pazzesca
Sono arrivati dati decisamente poco incoraggianti dall’Olanda, dopo il GP di Zandvoort, per la Red Bull e Max Verstappen. Un momento assai complicato per la Scuderia di Milton Keynes, con una teoria cospirazionista che ha coinvolto in primis – nelle scorse ore – il tre volte campione del mondo.
Verstappen rimane il grande favorito per il Mondiale piloti anche se il ritorno della McLaren preoccupa, con Lando Norris che ha dato quasi mezzo minuto di distacco all’olandese nel Gran Premio di casa sua. A Zandvoort è successo qualcosa che non si è quasi mai visto, un Verstappen secondo ma con un ritardo davvero troppo generoso dal collega inglese. A molti la cosa non è andata giù, a partire da Jos Verstappen che solo poche ore fa è tornato ad attaccare Horner e a scuotere l’ambiente.
“Dobbiamo capire da dove arriva questo deficit”, ha detto il Team Principal a ‘Sky F1’. Horner, riferendosi alla McLaren, ha poi aggiunto: “Loro avevano un ritmo eccezionale, lo avete visto tutti. Noi abbiamo imparato molto da questo weekend”. Intanto proprio poche ore fa è spuntata una teoria, una vera e propria cospirazione che mette al centro di tutto la prestazione di Max Verstappen.
Verstappen lo ha fatto davvero: rivelazione choc
Proprio in occasione del GP di Zandvoort sono arrivate delle rivelazioni di Martin Brundle, esperto di ‘Sky F1’, che ha gettato ombre sulla gara di Max Verstappen. Come riferito da ‘Planetf1.com’ è stato compiuto un gesto davvero inaspettato e il tre volte campione del mondo ha quindi voluto lanciare un messaggio.
I 23 secondi di ritardo di Max Verstappen da Lando Norris, contornati dal giro veloce dell’inglese che prima di superare la bandiera a scacchi ha staccato un tempo oltre tre decimi migliore rispetto a quello dell’olandese, non sarebbero ‘reali’. Anzi. Secondo Brundle Verstappen avrebbe volontariamente girato su tempi poco veritieri per lanciare un messaggio diretto alla Scuderia di Milton Keynes e ai suoi ingegneri. Bisognerà lavorare sodo – e farlo, evidentemente, nell’immediato – per consegnare nuovamente una RB20 competitiva nelle mani di Verstappen.
“Azzarderei l’ipotesi che Max non è andato veloce come avrebbe potuto fare”; ha detto Brundle aprendo ad una vera e propria cospirazione interna in quel di Milton Keynes. Una ‘lezione’ che il figlio di Jos sembrerebbe – almeno secondo questa particolare teoria – aver voluto impartire agli ingegneri Red Bull che da settimane forniscono all’olandese una vettura decisamente non all’altezza della situazione.
“Sono abbastanza certo che sapeva di non poter raggiungere Lando così non ha spinto come avrebbe potuto”, ha ribadito Brundle. Ed intanto questa teoria, per molti decisamente fantasiosa, non ha ovviamente trovato conferma alcuna. Intanto, però, la Red Bull dovrà darsi effettivamente una mossa: a partire dall’imminente GP di Monza nel quale Verstappen storicamente ha sempre fatto bene.