Nonostante abbia già fatto il suo esordio sul campo a New York, Jannik Sinner è ancora oggetto di tante chiacchiere sul caso Clostebol
Buona la prima. Nonostante un primo set da incubo e un inizio di secondo parziale che lo aveva visto perdere nuovamente il servizio (per la quarta volta negli ultimi cinque turni di battuta). Jannik Sinner ci ha messo un po’ per carburare nel suo attesissimo esordio a Flushing Meadows contro l’idolo di casa Mackenzie Mc Donald, poi ha iniziato a macinare colpi e gioco. Demolendo l’avversario negli altri tre set, dominati in lungo e in largo.
Già protagonista nel Media Day del Major americano, quando si è affannato a dare le ennesime spiegazioni e ricostruzioni sul caso di doping involontario che lo ha coinvolto, il numero uno del mondo è ancora sotto attacco.
A capeggiare il partito dei giustizialisti, di quelli che chiedono una squalifica e che ironizzano pesantemente su quanto accaduto è sempre lui. Nick Kyrgios. Di cui ormai si parla più per gli interventi sui social che per le imprese tennistiche, visto che dall’ottobre 2022 ad oggi ha giocato, a causa di una serie incredibile di infortuni, solo un match.
Non pago del primo immediato attacco a Jannik affidato come sempre ai suoi cliccatissimi account social, l’australiano ha rincarato la dose per ben due volte. Nella prima è accaduto anche che sia stato smentito clamorosamente dalla stessa piattaforma X nella quale aveva postato una sua fallace interpretazione delle parole rilasciate da un medico specialista in sostanze dopanti e tutto ciò che ruota intorno al mondo del ‘proibito’.
Intervenuto in un programma andato in onda su ‘ESPN’, il tennista di Camberra ha spiegato ancora una volta il suo pensiero, iniziando con un apparente dietrofront rispetto alle sue prime parole. “Ho visto molti amici passare attraverso il doping ed essere sospesi. C’è sempre un processo diverso per differenti giocatori. Non c’è nulla contro Sinner a livello personale. So quanto questo sia importante. Sinner è uno dei più grandi tennisti che abbiamo in questo momento… e quanto sarà importante per i prossimi 15 anni. Non nego nulla di quello che ho detto. Non ho nulla contro di lui personalmente“, ha esordito Kyrgios.
Poi però, ecco l’attacco frontale evidenziando come ad ogni fisioterapista che lavora per un giocatore, così come a ogni giocatore viene inviata ogni anno una lista di sostanze proibite. Kyrgios sottolinea come “A pagina 5 c’è scritto “Vietato in ogni momento”. Se c’è un chiarimento, dobbiamo trovare una definizione di cosa significhi ‘Vietato in ogni momento’… Sono abbastanza sicuro che ciò significhi che, a prescindere dalla quantità o dalla presenza, significa che si è positivi al test”.
Ha quindi proseguito evidenziando come ci sia una zona grigia nel significato di “vietato in ogni momento”, concludendo il suo pensiero.
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