Jannik Sinner incassa un altro colpo pesante, arriva l’entrata in gamba tesa da parte di un suo collega: ecco cosa è successo nelle ultime ore
La positività al doping di Jannik Sinner – registratasi dopo un controllo effettuato durante il torneo di Indian Wells, e resa pubblica qualche giorno fa – continua a far parlare di sé, nonostante il giovane azzurro sia stato ritenuto innocente dagli organi competenti che hanno svolto le indagini.
Il classe 2001 altoatesino è riuscito a dimostrare la sua totale assenza di responsabilità nella vicenda ed ha evitato la squalifica, ma è comunque stato punito con la sottrazione di punti (400) e montepremi (300mila dollari) accumulati nella kermesse californiana. Eppure per qualcuno sembrerebbe non essere abbastanza…
Negli ultimi giorni, infatti, Sinner è finito suo malgrado nell’occhio del ciclone ed è stato costretto ad incassare critiche di ogni genere. Arrivate dai media di tutto il mondo, ma anche da parte di qualche suo autorevole collega. Djokovic e Alcaraz, ad esempio, sono apparsi piuttosto freddi con l’azzurro, tra un “non sappiamo tutto su questa storia” e un “tutti dovrebbero avere gli stessi mezzi per difendersi” dispensati nella conferenza stampa alla vigilia dello US Open.
Molto più duro Nick Kyrgios, il quale ha affidato ai social il suo pensiero. “Ridicolo… che sia stato accidentale o pianificato. Ti hanno fatto fare due test con una sostanza (steroide) proibita… dovresti stare fuori per due anni. Le tue prestazioni sono migliorate. Crema per massaggi… Sì, bella questa!“, ha scritto l’australiano su “X”. Pochi, invece, sono coloro che hanno spezzato una lancia pubblica in favore di Jannik.
Caso doping, Sinner continua a incassare colpi: l’attacco di Tallon Griekspoor
Insomma, Sinner si è trovato a fare i conti con una campagna mediatica estremamente aspra e con l’avversità dei propri colleghi. E il duro momento pare destinato a proseguire, visto che continuano a susseguirsi considerazioni abbastanza taglienti nei suoi riguardi. È il caso di quelle rilasciate da tennista numero 40 al mondo Tallon Griekspoor. L’olandese, pur non mettendo in dubbio la buona fede dell’altoatesino, ci ha tenuto ad evidenziare quella che a suo parere sarebbe una disparità di trattamento.
“Non credo che Sinner abbia preso qualcosa, non penso sia il tipo di persona per una cosa del genere. Naturalmente potrei sbagliarmi, ma non ne ho la minima idea. Trovo semplicemente molto strano il modo in cui è stato gestito il suo caso. Dove c’è fumo, c’è fuoco“, ha detto Griekspoor in un’intervista rilasciata a Nederlandse Omroep Stichting ( NOS).
“Sinner ovviamente porta tanti soldi e anche le due più grandi figure dell’ATP sono italiane. Alcuni, come Simona Halep, hanno dovuto aspettare due o tre anni, mentre a Sinner è stato permesso di continuare a giocare…“, ha poi aggiunto il nativo di Haarlem. Infine ha concluso dicendo che indipendentemente che tu sia il numero 1 al mondo o il numero 500, “tutti dovrebbero essere trattati allo stesso modo“.