Max Verstappen è andato su tutte le furie per un episodio accaduto a margine del GP di Olanda che si è disputato a Zandvoort
Il Gran Premio di casa è stato deludente per Max Verstappen perché tutti si aspettavano una sua vittoria. Il pilota olandese, invece, si è dovuto accontentare del secondo posto.
Nonostante un ottimo spunto in partenza, Max ha dovuto fare i conti con una McLaren nettamente superiore. Quella di Lando Norris lo ha superato dopo un quarto di gara, si è posizionata in testa e gli ha impedito di sperare in una rimonta. Il titolo piloti è ancora saldamente nelle mani di Verstappen con settanta punti di vantaggio che sono ancora molti, considerando che mancano nove gare al termine.
Il titolo costruttori, invece, è tornato clamorosamente in gioco. Nessuno lo avrebbe pronosticato soltanto tre mesi fa. La McLaren sembra volare e può approfittare del rendimento ancora deludente di Perez che, di certo, non sta aiutando la Red Bull a mantenere la vetta della graduatoria. Lo conferma ulteriormente il settimo posto ottenuto dal messicano nel GP di Olanda, a margine del quale un episodio ha fatto arrabbiare e non poco Max Verstappen.
Max Verstappen ha spiegato in una live con i suoi fan cosa gli è accaduto venerdì 23 agosto, nel giorno delle prove libere a Zandvoort. Il pilota olandese stava ancora dormendo, in attesa di scendere in pista per la prima sessione di test, ed è stato svegliato alle sette del mattino dagli addetti all’antidoping. È stato lo stesso Max Verstappen a raccontare l’accaduto, evidentemente stizzito. Al pilota della Red Bull non è piaciuta una simile levataccia nel giorno delle prove libere del gran premio di casa.
“Mi sono svegliato perché hanno iniziato a suonare il campanello del motorhome e non ho capito cosa stesse succedendo – ha svelato il campione del mondo – Poi ho visto che erano le sette del mattino, sono andato ad aprire ed era un controllo antidoping. Che inizio di weekend! Ci ho messo un’ora per produrre il campione di urine ed è la quinta volta che mi controllano nel 2024″.
Max ha spiegato che anche in Belgio aveva subito lo stesso trattamento e che gli piacerebbe effettuare i controlli antidoping in orari più compatibili con il suo riposo. Anche Helmut Marko ha criticato fortemente l’atteggiamento degli addetti all’antidoping, sottolineando quanto fosse importante il riposo per Max Verstappen in quel momento: “Max avrebbe dormito volentieri due ore in più”, ha spiegato il consulente Red Bull. Di solito, i controlli antidoping vengono effettuati nelle prime ore del mattino per ottenere in maniera più rapida il campione di urine da analizzare.
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