Il recente caso doping continua a far discutere nel mondo del tennis: c’è chi parla addirittura di “massacro”, cosa sta succedendo
Jannik Sinner continua a essere al centro dell’attenzione mediatica. Gli appassionati di tennis, e non solo, continuano a discutere solo ed esclusivamente di lui. E non solo perché si tratta dell’attuale numero uno al mondo, ma anche, e forse soprattutto, per l’increscioso caso doping che suo malgrado lo ha travolto. In un momento in cui le critiche non stanno mancando, nelle ultime ore si è fatto strada però un parere diverso, in grado in qualche modo di empatizzare con l’altoatesino, più vittima che carnefice in questa situazione.
Che la delicatissima questione doping ,che ha avuto per protagonista il tennista di San Candido, non potesse in alcun modo rimanere ai margini delle discussioni agli US Open era d’altronde scontato. In primis per il peso del giocatore coinvolto in questa vicenda. In secondo luogo perché è vero, come sostenuto dai suoi detrattori, che in passato casi analoghi sono stati trattati diversamente.
Anche per questo motivo, parlando di questa vicenda, Djokovic non si è sentito di entrare nel merito della questione, ma ha spostato il focus su un aspetto più ‘politico’, sottolineando come ci sia bisogno che tutti i tennisti, ad ogni livello (e non solo quelli al top della classifica), abbiano l’opportunità economica di difendersi in casi del genere, dal momento che un team di legali di alta qualità può fare la differenza.
In tutto questo marasma, c’è però chi ha voluto invece esprimere un parere completamente diverso, e lo ha fatto utilizzando poche parole, ma molto efficaci, che sembrano in qualche modo tendere la mano proprio verso il numero uno al mondo.
Ha dovuto difendersi in ogni modo, Sinner, negli ultimi giorni. Anche nella conferenza stampa di apertura degli US Open non ha potuto fare a meno di rispondere alle domande relative la questione che lo ha riguardato, e ha dovuto sottolineare ancora una volta come senta di non aver fatto nulla di sbagliato.
Dichiarazioni difensive per cercare di rispondere, in qualche modo, e sempre con il suo stile sobrio, alle accuse anche forti arrivate da giocatori come Denis Shapovalov e soprattutto Nick Kyrgios, che non hanno certo contenuto il proprio pensiero sulla questione.
Tra una bordata e l’altra, c’è chi però ha voluto credere apertamente alla buonafede di Jannik, come Frances Tiafoe, fresco di sconfitta con l’azzurro a Cincinnati, o come grandi ex tennisti quali Andy Roddick e Mats Wilander. Il commento a caldo che maggiormente ha colpito gli appassionati è stato però un altro. In particolare, quello di Andy Murray.
L’ex Fab Four scozzese, fresco di ritiro dopo i Giochi olimpici, ha infatti parlato rapidamente della questione mettendo in evidenza l’unica cosa certa di tutta questa vicenda: “Tennis Twitter è un vero e proprio massacro in questo momento“. Parole che non lasciano spazio a interpretazioni e che fotografano perfettamente cosa sta succedendo in questi giorni attorno a Sinner e al suo entourage.
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